Dalle microverdure nell’orto fai da te ai concimi green dalle alghe del mare, fino ai vigneti in orbita con i satelliti. Sono alcuni dei progetti vincitori degli Oscar Green 2022 della Coldiretti premiati a Roma. E’ stata una edizione particolare che ha accolto, nel salone della creatività Made in Italy, le rivoluzionarie novità ideate dai giovani nelle campagne per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica al Paese di fronte alla crisi scatenata dalla guerra.
Tutte le innovazioni premiate
Nilo Sori, vincitore categoria Campagna Amica :“Un kit per l’autoproduzione di micro ortaggi”
In Emilia Romagna Nilo Sori ha ideato una coltivazione di micro ortaggi, insalatine e piante aromatiche che vengono raccolti quando il contenuto in vitamine è massimo. L’azienda ha sviluppato, in proprio, un sistema digitale di controllo delle colture (luce, consumo idrico, temperatura) e un kit per l’autoproduzione casalinga che consente al consumatore di diventare anche coltivatore a casa, in un momento peraltro in cui l’inflazione legata alla guerra in Ucraina pesa sul carrello della spesa - puntualizza Coldiretti -. In pochi giorni e in pochissimo spazio, il prodotto è radicato all’interno della fibra di cocco attraverso la tecnica idroponica ed è pronto per essere tagliato direttamente dal cliente prima dell’uso.
Valentino Russo, vincitore nella categoria Fare Rete: “Alghe per la conversione ecologica”
Arriva dalla Puglia un’idea contro la carenza di fertilizzanti scatenata dal conflitto, con penuria di prodotti e rincari record. Valentino Russo ha pensato di sfruttare le proprietà delle alghe da concime e biostimolanti per le piante grazie a un progetto di conversione ecologica. Le alghe sono inseminate in laboratorio, successivamente immesse in mare, vicino agli allevamenti di pesci e ai filari di cozze, dove assorbono l’anidride carbonica e ritornano quindi in azienda per entrare nel bioreattore dove diventano biostimolanti per le coltivazioni agricole. L’acqua del mare è più pulita e le coltivazioni più sostenibili.
Mario Bertocco, vincitore nella categoria Creatività: “Economica circolare con le piante acquatiche”
La sensibilità verso la natura, cresciuta durante la pandemia, ha spinto Mario Bertocco a sperimentare in Lombardia la produzione di piante acquatiche ornamentali per laghetti e biopiscine. Si tratta di piante che non hanno bisogno di fertilizzanti e che, anzi, si nutrono assorbendo le sostanze di scarto prodotte dai pesci finendo per pulire l’acqua.
Antonio Lancellotta, vincitore nella categoria Transizione Ecologica: “Serre fotovoltaiche per la coltivazione dei cedri”
L’indipendenza energetica per un Paese oggi legato al gas russo è, invece, il progetto al centro della start up di Antonio Lancellotta che in Calabria ha sperimentato serre fotovoltaiche per la coltivazione dei cedri. I pannelli solari, oltre a svolgere la propria funzione, creano un microclima capace di garantire maggiore fertilità nella produzione dei frutti. Le serre fotovoltaiche permettono di contingentare l’acqua, favorire la subirrigazione e la fertirrigazione programmata, oltre alla vaporizzazione delle chiome. Inoltre l’attività agricola negli impianti abbassa la temperatura del pannello, favorendone l’efficacia nella produzione di energia. I risultati sono 18 megawatt di energia, senza avere sottratto un solo metro di terreno ai 27 ettari che ospitano 11 mila agrumi.
“Figlie dell’amore di Gesù e Maria”, vincitrici nella categoria Noi per il sociale: "Fattoria per persone in difficoltà"
Con la crisi economica che vede oggi 5,5 milioni di italiani in povertà assoluta scende in campo la solidarietà che è uno dei cardini dell’attività delle suore contadine “Figlie dell’amore di Gesù e Maria”. A Chieti in Abruzzo hanno fatto nascere una vera e propria fattoria della provvidenza dove coltivano la terra, allevano gli animali e producono il formaggio mentre offrono riparo e assistenza a persone in difficoltà, un tetto e un pasto caldo per grandi e bambini.
Donato Gentile, vincitore nella categoria Impresa Digitale: “Sistema satellitare in vigneto”
Spazio anche all’innovazione dell’agricoltura 4.0 con Donato Gentile che in Basilicata coltiva i suoi vigneti dell’Aglianico del Vulture grazie a un satellite che raccoglie un flusso continuo di dati sulle condizioni del terreno, sulla crescita delle viti, sul clima, in tutte le stagioni. Restituisce modelli di calcolo che, per i viticoltori, si traducono in messaggi che indicano quali e quanti filari annaffiare, potare, concimare.
Biagio Lubrano Lavadera, menzione speciale: "Limone pane"
Menzione speciale dell’Oscar Green a Biagio Lubrano Lavadera che nell’isola di Procida, capitale italiana della Cultura 2022, porta avanti la coltivazione del “limone pane” famoso per il suo interno bianco, aromatico e nutriente alla base della tradizionale insalata campana.
In Italia 56mila giovani investono nell’agricoltura
Per l’occasione è stata presentata la prima indagine Coldiretti-Divulga su “L’economia di guerra dei giovani italiani” che fotografa il profondo cambiamento nelle abitudini dei ragazzi under35 a livello di scelte professionali ed educative.
Dall'analisi emerge che sono quasi 56mila i giovani in Italia che hanno scelto di costruirsi un futuro da imprenditori agricoli investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia green, tanto che nascono in media 18 nuove imprese giovani al giorno.
«La pandemia prima e la guerra in Ucraina stanno spingendo uno storico ritorno delle nuove generazioni nelle campagne dove esprimere creatività e portare un contributo al Paese in un momento in cui per le speculazioni, gli accaparramenti e limiti alle esportazioni è importante garantire l’approvvigionamento alimentare dei cittadini», ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, sottolineando «la necessità di sostenere il sogno imprenditoriale dei giovani per investire nel futuro in un Paese come l’Italia che per troppo tempo ha pensato di poter fare a meno della propria agricoltura».
La rivoluzione tecnologica e digitale vale già 1,6 miliardi di euro
Le aziende guidate da under 35 sono aumentate del 2% in Italia negli ultimi cinque anni e hanno una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. Un vantaggio per il Paese anche grazie alla rivoluzione tecnologica e digitale in atto in Italia con investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose che - continua Coldiretti - vale già 1,6 miliardi nell’ultimo anno, secondo l’Osservatorio Smart Agrifood.
Giovani agricoltori, cresce la coltivazione di ortaggi
Sul piano produttivo - precisa la Coldiretti - emerge come la maggioranza dei giovani imprenditori risulti impegnato nella coltivazione di ortaggi (13% del totale). Una quota importante è rappresentata anche dal settore delle coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali (12%), segue il settore vitivinicolo (10,5%).
Le imprese giovani hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore, impegnato in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.
Giovani agricoltori italiani superano i colleghi europei
E’ soprattutto grazie a questa svolta green che l’Italia è diventata leader in Europa per numero di giovani imprese agricole, che sono peraltro anche più brave dei colleghi Ue se si considera che – sottolinea Coldiretti - il valore della produzione generato dagli under 35 nostrani è pari a 4.964 euro ad ettaro, oltre il doppio dei giovani agricoltori francesi (2.129 euro/ettaro). Ancor più marcata la differenza con la Spagna (2.008 euro/ettaro). Dietro anche i tedeschi (3.178 euro a ettaro). Nel complesso – continua Coldiretti - la produzione standard generata per ettaro coltivato dai giovani in Italia è poco meno del doppio della media europea (2.592 euro a ettaro), secondo gli ultimi dati Eurostat.
Crescita di imprese under minacciata dai rincari.
Il boom delle aziende giovani è un fenomeno che rischia di essere messo all’angolo dall’esplosione dei costi alimentata dalla guerra, con un giovane agricoltore su quattro (25%) che nell’ultimo mese – spiega Coldiretti - ha ridotto la produzione a causa dei rincari energetici aggravati dalla guerra in Ucraina.
Nelle campagne – continua la Coldiretti – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media, ma con punte di oltre 47mila euro per le stalle da latte e picchi fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli.
Una stangata aggravata dagli altri costi di produzione – continua la Coldiretti – come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Per non parlare dell’emergenza siccità che costringe quest’anno ad aumentare il ricorso all’irrigazione con i costi energetici alle stelle - puntualizza Coldiretti -.
«Superare gli ostacoli burocratici»
«Occorre sostenere il ritorno alla terra dei giovani e la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale superando gli ostacoli burocratici che si frappongono all’insediamento», ha affermato la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati.
Patuanelli: «Investiamo sui giovani o saremo senza futuro»
«Oggi è giusto parlare di sovranità, ma o investiamo sui giovani o la sovranità alimentare non si esercita perché non avremo nessuno che va in campo a coltivare. Bisogna investire sui giovani, per cui esiste un percorso possibile. L’agricoltura è l'orizzonte, l’innovazione ci consente di attirare i giovani. Abbiamo la possibilità di valorizzare quello che la terra ci offre e l’innovazione deve essere un mezzo per far percepire la traiettoria verso il futuro. Oggi premiamo questa visione del futuro dell’agricoltura, la creatività, il fare rete, l’inclusività, e soprattutto i giovani. Dobbiamo superare questo momento di insicurezza su quello che potrà essere. Dobbiamo trasmettere la sensazione che il futuro è possibilità». Così, il ministro delle Politiche Agricole e forestali Stefano Patuanelli.