«La proposta di regolamento sui prodotti fitosanitari non tiene conto, ancora una volta, delle preoccupazioni che abbiamo ripetutamente sollevato, sia con la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, che con il vicepresidente, Frans Timmermans, ponendo obiettivi importanti di riduzione dei fitofarmaci, senza però offrire alcuna alternativa valida agli agricoltori». Così l’eurodeputato Paolo De Castro commenta la presentazione del nuovo regolamento sull'uso sostenibile degli agrofarmaci da parte dell'esecutivo Ue.
«Ci troviamo in un momento storico in cui la nostra sicurezza alimentare è messa a dura prova dall’invasione russa in Ucraina – continua De Castro –. Con questa proposta sembra che la Commissione ignori il contesto geopolitico in cui ci troviamo, nonostante la stessa valutazione d'impatto che accompagna la proposta stimi come l'obiettivo di riduzione del 50% dell’uso di pesticidi a livello Ue porterà non solo a un calo del 17% della produzione europea, ma anche a conseguenti aumenti, sia dei prezzi per i nostri consumatori, che delle importazioni da Paesi terzi che non garantiscono alcun rispetto dei nostri standard di sostenibilità».Pensare a modelli reali non solo alla comunicazione
Per l'esponente Pd, si tratta quindi di «una proposta, che ancora una volta penalizza i nostri agricoltori, senza offrire loro alcuna soluzione all’utilizzo della chimica. Piuttosto di presentare slogan e target utili solo alla comunicazione, noi siamo pronti a metterci al lavoro per ribilanciare questo regolamento, con strumenti concreti e budget sufficienti per ottenere benefici ambientali reali, e accompagnare i nostri agricoltori nella transizione verso modelli produttivi sempre più sostenibili. In questo senso – conclude De Castro – ci auguriamo che la Commissione rompa gli indugi e presenti al più presto il dossier per l’autorizzazione delle nuove biotecnologie sostenibili, necessarie se davvero vogliamo limitare l’uso della chimica, senza mettere a repentaglio il nostro potenziale produttivo».
Ha ragione. Mi occupo di biocontrol da alcuni anni, con onestà affermo che ha ragione.
Buone novità, ottima comunicazione, ma di tutte queste pseudo alternative servono chiare risposte, che oggi in questo momento di agricoltura di transizione ( integrata ), la ricerca non sa ancora dare agli agricoltori.
Non ci sarà mai un momento ideale per iniziare a cambiare……
Ma tutto questo tema si faciliterebbe con l’uso di droni per diminuire l’abuso di pesticidi.
Manca però l’autorizazione di questa modalità di distribuzione nell’attuale regolamento