In Campania la superficie forestale è in costante aumento. I dati licenziati dal nuovo Inventario Forestale Nazionale rivelano il censimento di 487mila ettari, che coprono il 36% del territorio regionale.
Rispetto al 1980 la Campania vanta 108 mila ettari di bosco in più. Ma come è stato argomentato a Portici in occasione della presentazione della Strategia Nazionale Forestale, dietro questo fenomeno si insinua l’abbandono delle aree agricole e il crollo demografico delle aree interne.
Una tendenza da invertire
Ma è attraverso un nuovo paradigma culturale che è possibile trasformare le foreste in opportunità, per la Campania e per il Mezzogiorno.
Infatti l’obiettivo annunciato in questa occasione dall’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo e argomentato da tecnici e professionisti intervenuti all’evento, è quello di «costruire una nuova consapevolezza, partendo dal ruolo centrale delle foreste per il benessere e la sicurezza delle comunità, contrastando il cambiamento climatico e tutelando le nostre biodiversità per garantire gli equilibri ambientali alle future generazioni».
L’appuntamento di Portici promosso con il supporto del CNPA - Comitato per la Nuova Programmazione Agricola della Regione Campania, ha visto tra gli altri la presenza della direttrice generale Foreste del Ministero delle politiche agricole e forestali Alessandra Stefani, e di numerosi referenti nazionali ed esperti che hanno lavorato alla formazione del piano nazionale, individuando le opportunità concrete e i percorsi operativi per una piena valorizzazione del patrimonio forestale della Campania e del Mezzogiorno.
Modelli virtuosi di gestione forestale
«Vogliamo sostenere modelli virtuosi di gestione forestale che integrano il piano economico con la lotta al cambiamento climatico e la tutela del paesaggio. Lo sviluppo delle aree interne della Campania può ripartire da qui, senza trascurare il ruolo determinante dei boschi per la sostenibilità del nostro sistema urbano.
La Strategia rappresenta per i prossimi decenni lo strumento fondamentale per la gestione delle foreste. Un’occasione di sviluppo straordinaria per la Campania e una leva fondamentale per rilanciare le nostre filiere, le aree interne e l’economia circolare» ha sottolineato Caputo.
Leggi anche:
Foreste, 420 milioni in dieci anni per la strategia nazionale
Il progetto Afai in Irpinia
In linea con quanto affermato dall’assessore regionale, nella Campania interna e specificatamente in Alta Irpinia (provincia di Avellino), 25 amministrazioni comunali stanno lavorando al progetto Afai- Agenzia Forestale dell’Alta Irpinia, un progetto da 10 milioni di euro candidato a valere sulla misura 16.7 del Psr 2014-2020, nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne.
Grazie alla collaborazione del Crea e dell’Uncem (tra gli altri), che hanno guidato la cabina di regia del partenariato pubblico-privato è stato condotto un piano di fattibilità utile alla valorizzazione di una risorsa preziosissima per il territorio. Una filiera del bosco- legno- energia è l’ambizione della programmazione negoziata a cui hanno aderito Comuni, privati e organizzazioni. Ad oggi l’indirizzo politico e programmatico a cui fanno riferimento i promotori, converge con i tre obiettivi generali della nuova strategia forestale UE per il 2030.
Ovvero: gestione sostenibile e ruolo multifunzione delle foreste; efficienza nell’impiego delle risorse forestali per uno sviluppo sostenibile delle economie nelle aree rurali, interne e urbane del Paese; responsabilità e conoscenza globale delle foreste.