Per finocchio e sedano la difesa è solo preventiva

sedano e finocchio
I principali problemi in campo sono legati ad alcune malattie fungine: sclerotinia, septoriosi e a volte ramularia

Dionisio L’Abbate, crop manager della Polimnia srl di Polignano a Mare (Ba), effettua un trattamento con Dagonis® contro sclerotinia entro due settimane dal trapianto e uno-due con Signum® sia per controllare la sclerotinia sia per la septoria e la ramularia (nel finocchio) durante il ciclo colturale tenendo conto delle condizioni atmosferiche e del periodo di raccolta.

Sedano e finocchio in pieno campo in Puglia: strategie di difesa 2022 - Guarda il video

Massima attenzione alla difesa

L’Abbate incentra l’attività principale dell’azienda nella produzione di insalate, destinandovi 100 ha fra il Sud-Est barese e Statte (Ta), di cui metà a lattughe romana, lollo rosso, lollo biondo e foglia di quercia, e metà a scarole ricce e lisce. Tuttavia non trascura la coltivazione di altre ortive, dedicando ogni anno 10 ettari al finocchio e altrettanti al sedano, per ampliare il ventaglio dell’offerta commerciale.

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Dionisio L'Abbate

«Le catene della grande distribuzione italiana ed europea apprezzano molto le ortive della nostra terra, sapide perché coltivate sotto il sole meridionale e a due passi dal mare. Ma esigono anche un prodotto sano, integro, bello. Perciò curo con particolare zelo la difesa fitosanitaria delle mie ortive. Anche perché i problemi non mancano, causati soprattutto dalle malattie fungine: per il finocchio la sclerotinia, la septoria e in qualche caso la ramularia, per il sedano la sclerotinia e la septoria».

Per un’azienda come la Polimnia, impegnata a coltivare ortive su ortive, è difficile, se non impossibile, effettuare le opportune rotazioni colturali. L’Abbate supplisce a tale obiettiva difficoltà con la massima cura per le piante, sin dal trapianto. «La sclerotinia (Sclerotinia sclerotiorum, S. minor) sopravvive nel terreno, conservandosi allo stato latente anche per parecchi anni, grazie agli sclerozi, strutture altamente resistenti. Tuttavia, appena si trovano nelle condizioni favorevoli, cioè la temperatura supera 5 °C (meglio però 10-20 °C) e le condizioni di elevata umidità prevalgono per 10 giorni, ma può bastare anche una semplice irrigazione, gli sclerozi germinano e danno il via alla malattia».

La strategia per il finocchio

«Sul finocchio la sclerotinia si presenta soprattutto, ma non solo, al trapianto. Quindi nella mia azienda, dove trapianto in maniera scalare, da agosto a ottobre ogni settimana, la finestra di rischio è molto ampia. Perciò entro due settimane da ogni trapianto effettuo rigorosamente un trattamento preventivo con Dagonis® (fluxapyroxad + difenoconazolo) per mettere le piantine nella condizione di partire bene».

Durante il ciclo colturale, lungo per le varietà precoci 70-80 giorni dal trapianto, per le medie 90-120 giorni, per le medio-tardive 130-160 giorni e per le tardive 180-200 giorni, il finocchio, nota L’Abbate, «può subire attacchi di septoriosi (Septoria spp.) se si presentano le condizioni climatiche adatte, cioè venti caldo-umidi di scirocco ed elevata umidità. Per impedirli effettuo uno o due trattamenti preventivi con Signum® (pyraclostrobin + boscalid), tenendo conto delle condizioni atmosferiche e del periodo di raccolta, per rispettare il tempo di carenza del prodotto. Contro la ramularia (Ramularia foeniculi) possiamo sfruttare, sempre utilizzandolo in maniera preventiva, l’attività di Signum® che, in pratica, ci consente di tenere a bada diversi patogeni rivelandosi un’arma efficace e polivalente».

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Anche contro la septoriosi del sedano vengono eseguiti uno o due trattamenti preventivi con Signum

Prevenzione anche per il sedano

Anche per il sedano L’Abbate effettua trapianti scalari, ogni settimana, da metà agosto ai primi di ottobre.

«Per il sedano, come per il finocchio, la difesa dalle malattie fungine è sempre preventiva. Altrimenti, se si insediano, è difficile risolverle positivamente e comunque provocano una perdita di produzione. Perciò entro due settimane dal trapianto compio un trattamento con Dagonis® contro la sclerotinia e durante il ciclo colturale, al verificarsi delle condizioni climatiche opportune, un altro con Signum® qualora vi fossero ancora problemi di sclerotinia. Ma la più grave malattia fungina del sedano è la septoriosi (Septoria apiicola), che in condizioni climatiche di fine estate piovose e calde può progredire rapidamente, causando gravi danni sia alle foglie sia ai piccioli e rovinando quindi anche l’intero raccolto. Anche contro la septoriosi posso agire in maniera preventiva con uno o due trattamenti con Signum® in funzione dell’andamento atmosferico e in particolare del livello di umidità relativa e tenendo ovviamente sempre conto del tempo di carenza».


Focus prodotti: Dagonis e Signum

Dagonis® e Signum® sono fungicidi di Basf Italia, entrambi a base di due diverse sostanze attive: il primo contiene fluxapyroxad e difenoconazolo, il secondo pyraclostrobin e boscalid. La presenza in entrambi di due sostanze attive con diverso meccanismo di azione permette una gestione più efficace delle resistenze: infatti le due molecole, agendo su due differenti siti del fungo, gli impediscono di diventare resistente.

In Dagonis® fluxapyroxad inibisce i principali stadi di crescita e riproduzione del fungo necessari allo sviluppo della malattia ed è estremamente attivo contro la germinazione delle spore e la crescita delle ife fungine, riuscendo a garantire un’eccellente azione preventiva, mentre difenoconazolo causa l’inibizione della biosintesi degli steroli della membrana cellulare. In fluxapyroxad è interessante l’elevato valore di lipofilia che lo fa legare particolarmente alla vegetazione trattata: tale caratteristica consente di poter sfruttare più a lungo l’efficacia del prodotto nei confronti dei patogeni controllati.

Anche Signum® è provvisto di una intrinseca strategia antiresistenza in quanto le due sostanze attive agiscono su due diversi siti della respirazione mitocondriale del fungo.


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Per finocchio e sedano la difesa è solo preventiva - Ultima modifica: 2022-10-18T15:43:00+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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