Ragnetto rosso, un pericolo per orticole e frutticole

fields in the garden with fruits oranges on the trees harvest .Generative AI
L’acaricida Nealta ha ottenuto l’estensione di impiego su pomodoro in serra, melanzana in pieno campo e in serra, agrumi e drupacee in pieno campo

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento dei danni del ragnetto rosso comune (Tetranychus urticae) che, oltre ad insediarsi sulle diverse colture orticole, attacca in maniera importante anche vite, fruttiferi e agrumi (questi ultimi due gruppi di colture sono anche attaccati da altri tetranichidi, rispettivamente dal Panonychus ulmi e dal Panonychus citri). Tutte queste specie appartengono alla famiglia dei tetranichidi, comunemente chiamati “ragnetti” per la capacità di alcune specie di produrre ragnatele.

Il ragnetto è in grado di proliferare rapidamente in condizioni di caldo e di scarsa umidità (temperature comprese tra 30 e 32 °C, e con umidità relativa inferiore al 50%, rappresentano l’optimum), il che lo rende molto pericoloso, specialmente in quelle zone dove si verificano queste condizioni, per le diverse colture che sviluppano il loro ciclo principale in questo arco temporale e che risentono delle punture sui diversi organi vegetativi.
Sono queste le motivazioni che hanno indotto Basf Italia Agricultural Solutions a valutare e sviluppare e, successivamente, chiedere l’estensione di impiego dell’acaricida Nealta® per il controllo del ragnetto rosso anche su pomodoro in serra, su melanzana in pieno campo e in serra, su agrumi e drupacee in pieno campo.

Come si manifesta il ragnetto su pomodoro e agrumi

Le femmine, che in inverno si rifugiano nel terreno o alla base delle piante, in primavera
fuoriescono e depongono le uova sulle piante ospiti. Successivamente le larve, dopo due
stadi ninfali, danno origine agli adulti. Sono proprio le femmine primaverili a sviluppare
nuove generazioni (fino a 7-10 in pieno campo). I primi organi che vengono attaccati dal ragnetto sono le foglie che risentono dei danni causati dalle punture di suzione del contenuto citoplasmatico: una volta punte diventano di colore grigio bronzeo, ingialliscono e cadono precocemente.

Il danno alla coltura deriva proprio dalla mancanza di vegetazione attiva dal punto di vista fotosintetizzante: mentre le foglie ingialliscono e avvizziscono, nella pagina inferiore si possono osservare le caratteristiche ragnatele che assicurano al ragnetto stesso un’eccellente protezione contro il vento, i predatori e i trattamenti.

Per questa posizione protetta, e per le ridotte dimensioni dell’acaro, individuarlo ad occhio
nudo è molto complicato. È importante, perciò, effettuare un controllo periodico oculato delle piante, aiutandosi per esempio con una lente di ingrandimento, per verificare la presenza dell’acaro e intervenire tempestivamente in caso di infestazione.

In alcuni casi, ad esempio negli agrumi, anche i frutti possono essere attaccati in tutti gli stadi di sviluppo: se l’attacco è precoce ne provoca la cascola, quando è tardivo si verificano decolorazione sui frutti stessi.

Strategie di gestione dell’acaro: intervenire a inizio infestazione

Dal punto di vista agronomico, è bene evitare eccessi azotati, favorire un buon arieggiamento, effettuare nel periodo estivo micro-irrigazioni per aspersione al fine di  ridurre le temperature e aumentare l’umidità.

Per quanto riguarda l’impiego di acaricidi, un prodotto che si è dimostrato efficace è il Nealta®, autorizzato per l’impiego contro:
- Tetranychus spp (pomacee, pomodoro in pieno campo e serra, fragola, colture ornamentali in vaso, melanzana in pieno campo e serra e drupacee in pieno campo);
- Panonychus citri (agrumi);
- Phytonemus pallidus (fragola).
Nealta® su tutte le colture si applica alla dose di 1 l/ha, alla comparsa delle prime forme mobili (inizio infestazione). È opportuno intervenire con un volume di acqua tale da assicurare un’uniforme e completa bagnatura di tutta la vegetazione trattata.
Nealta® si è mostrato compatibile con i più diffusi prodotti fungicidi e insetticidi in commercio al momento della sua registrazione.
Formulato come sospensione concentrata (SC), Nealta® viene commercializzato in flacone
da un litro.

Prodotto efficace, persistente e altamente selettivo

Il prodotto è a base di cyflumetofen, un principio attivo dotato di un meccanismo d’azione
unico nei confronti degli acari: in Europa la molecola è la sola inserita nel Gruppo 25 dell’IRAC (Insecticide Resistance Action Committee, comitato internazionale che si occupa dello studio delle resistenze delle sostanze insetticide). Grazie a questo nuovo meccanismo di azione di cyflumetofen, Nealta® risulta efficace nei confronti di acari che hanno sviluppato resistenza specifica verso altri acaricidi. Infatti, non presenta resistenza incrociata con nessuna delle molecole acaricide utilizzate, per cui può essere adottato
in alternanza ad altri principi attivi a diverso meccanismo d’azione, per un’efficace strategia
anti-resistenza.

Oltre a ciò, Nealta® si contraddistingue per:
- Elevata efficacia su tutte le forme mobili;
- Rapido potere abbattente;
- Lunga persistenza di azione grazie anche alla non dilavabilità della formulazione (piogge
che si verificano un’ora dopo la sua applicazione non ne condizionano l’efficacia);
- Efficacia indipendente dalle temperature;
- Ottima selettività verso gli artropodi utili, caratteristica che lo rende idoneo a essere
utilizzato - in serra e pieno campo - nei programmi di lotta integrata, compresi quelli che
fanno ricorso all’utilizzo di ausiliari.

L’insieme delle differenti caratteristiche favorevoli fanno sì che Nealta® si possa considerare un prodotto di facile uso e di pratico inserimento nelle diverse strategie tecniche in linea con i dettami della lotta integrata.


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Ragnetto rosso, un pericolo per orticole e frutticole - Ultima modifica: 2023-09-18T10:32:51+02:00 da Sara Vitali