L’oidio dello zucchino si può gestire con efficacia

oidio zucchino
Oidio su foglia di zucchino coltivato in serra
Per il controllo del patogeno, in pieno campo e in serra, è consigliabile adottare prodotti a diverso meccanismo d’azione e con breve tempo di carenza

«L’oidio rappresenta sicuramente uno dei patogeni più aggressivi per lo zucchino sia in pieno campo sia in serra. Crea delle grosse problematiche su tutti gli organi vegetativi della pianta: foglie, piccioli, fiori - ed eccezionalmente anche frutti - subiscono danni quando questo fungo si presenta. Trova condizioni ideali di sviluppo in presenza di un ottimo termico di 26 °C e un’umidità del 70%, condizioni che in alcuni periodi dell’anno si manifestano talmente tanto frequentemente che il patogeno prolifera con molta facilità. È questo il caso, per esempio, della Campania dove è stato possibile valutare nuove soluzioni per l’impiego in diverse strategie di difesa». Ce lo spiega dettagliatamente Giampaolo Ronga, Technical Crop Manager orticole di Basf.

La gestione dell’oidio dello zucchino

Varie specie della famiglia delle Erysiphaceae causano l’oidio delle cucurbitacee (Podosphaera xanthii e Golovinomyces cichoracearum) che si manifesta con piccole macchie bianche, rotondeggianti e polverulenti inizialmente presenti sulla pagina inferiore delle foglie e che poi si diffondono all’intera superficie fogliare portando al disseccamento totale.

Nelle coltivazioni di pieno campo, giugno è il mese più critico per i trapianti precoci ma la diffusione più ampia si può raggiungere - nei trapianti tardivi - in agosto/settembre; in serra, invece, le infezioni possono essere anche abbastanza precoci ma le alte temperature diurne frenano l’intensità e la progressione della malattia.

Dal punto di vista agronomico è consigliabile favorire delle concimazioni equilibrate, trapiantare varietà tolleranti, favorire l’arieggiamento della vegetazione, asportare le foglie senescenti, adottare l’irrigazione localizzata.

Per quanto riguarda invece gli interventi con fungicidi, è molto utile poter fare affidamento, all’interno di una strategia di difesa, su prodotti che ben si integrino con altri contenenti molecole a diverso meccanismo d’azione, garantendo un controllo ottimale dell’oidio non solo con applicazioni nelle prime fasi della coltivazione ma anche in quelle terminali.

«Accompagnare l’azienda agricola nella difesa delle colture, cercando continuamente soluzioni innovative e sostenibili, è l’obiettivo principale del lavoro di Basf – continua Ronga. In questa ottica nelle diverse strategie testate abbiamo avuto modo di valutare una nuova soluzione nata dall’attività di ricerca di Basf, Allstar®».

Una molecola innovativa

Allstar® ha un’ampia etichetta e un ampio spettro di azione su numerose colture orticole. Si distingue per la rapidità di azione nel raggiungere il sito bersaglio e per la lunga persistenza di azione. Ha un breve intervallo di sicurezza e consente una gestione ottimizzata dei residui. Il prodotto è selettivo su insetti utili e adatto a programmi di protezione integrata.

L’innovativa struttura della molecola di Xemium® (fluxapyroxad), di cui è composto Allstar®, gli consente di legarsi velocemente all’enzima bersaglio succinato deidrogenasi (SDH), impedendone il normale funzionamento. Questo enzima, che si trova nel complesso II della catena respiratoria all’interno dei mitocondri, svolge un ruolo chiave nella respirazione cellulare dei funghi. Il mancato funzionamento del complesso II della catena respiratoria blocca la produzione di energia e di sostanze fondamentali per la crescita del fungo, determinandone la rapida soppressione.

Si consiglia di posizionare Allstar® sulle diverse colture per cui è registrato in stadi avanzati di sviluppo. In particolare, su cucurbitacee applicare Allstar® in maniera preventiva (prima del verificarsi delle infezioni dei patogeni) in post fioritura, nei periodi di maggiore pressione dell’oidio. Se utilizzato prima della fioritura, considerando che spesso in quelle fasi vengono utilizzati bassi volumi di acqua (400-500 l/ha), si consiglia un utilizzo in volume del prodotto con una dose non superiore a 0,12 l/ha di Allstar®. In caso di pressione particolarmente elevata del patogeno è possibile applicare Allstar® in miscela con sostanze ad altro meccanismo d’azione. In questo modo si rafforza l’efficacia e si sviluppa una migliore strategia anti-resistenza.

Fig. 1 - I dati di efficacia del controllo di oidio su zucchino

oidio zucchino

In definitiva Allstar® rappresenta una nuova interessante soluzione, di facile inserimento nell’applicazione delle norme di difesa integrata, a disposizione di tecnici e agricoltori per affrontare al meglio la gestione della difesa e offrire migliori garanzie anche in ottica del consumatore finale.


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L’oidio dello zucchino si può gestire con efficacia - Ultima modifica: 2023-10-26T12:12:09+02:00 da Sara Vitali

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