L’Italia, con oltre 2,3 milioni di ettari e la più alta percentuale di superfici bio sul totale (19% contro una media europea ferma al 12%), è ormai vicina target del 25% di superfici investite a bio, previsto dalla Strategia Farm to Fork per il 2030.
I dati presentati al Sana indicano ancora una crescita del biologico italiano che vede un incremento delle superficie del 7,5% sul 2021 (+101% sul 2010) e degli operatori del 7,7% (+94,7% rispetto al 2010).
Le vendite raggiungono i 5 miliardi
Nel 2022 le vendite alimentari bio nel mercato interno (consumi domestici e consumi fuori casa) hanno superato i 5 miliardi di euro e rappresentano il 4% delle vendite al dettaglio biologiche mondiali.
A trainare la crescita del mercato anche per quest’anno sono i consumi fuori casa che sfiorano 1,3 miliardi di euro, segnando una crescita del +18% rispetto al 2022 legata al balzo in avanti dei prezzi più che all’aumentare delle occasioni di consumo. Fondamentale però è la ripresa (in valore) dei consumi domestici che, dopo la leggera flessione dello scorso anno (-0,8% a valore rispetto al 2021), registrano una variazione del +7%. Anche in questo caso la crescita è da collegare soprattutto alla spinta inflazionistica dell’ultimo anno, confermata dal calo dei volumi in Grande Distribuzione (-3% le confezioni di prodotti bio vendute rispetto allo stesso periodo del 2022).
Batosta per il canale specializzato
La Distribuzione Moderna rimane il primo canale per gli acquisti di biologico degli italiani, pesando per il 58% del totale delle vendite legate ai consumi domestici degli italiani. Nel 2023 le vendite di biologico nel canale si attestano a 2,4 miliardi di euro (+8% rispetto al 2022). (Fonte: Nielsen IQ – dati Anno terminante luglio 2023 perimetro omnichannel).
Iper e supermercati sono il canale che, all’interno della Distribuzione Moderna, veicola la maggior parte delle vendite bio: superano 1,5 miliardi di euro a luglio 2023 (perimetro: prodotto confezionato a peso imposto – periodo: Anno terminante Luglio 2023. Fonte: Nielsen IQ), segnando un +4% rispetto allo scorso anno (ma le confezioni vendute segnano un -3,7%).
Al secondo posto per dimensioni i Discount, con vendite di biologico pari a 319 milioni di euro, in crescita del +12% rispetto all’anno precedente (AT Luglio), ma le confezioni vendute si fermano al +2,2%.
Al terzo posto, invece, i Liberi Servizi con vendite per 163 milioni (+2% Anno Terminante luglio, -5,9% le confezioni vendute). Crolla invece del 5% lo specializzato dove addirittura il numero di confezioni cala del 16,6%. In calo anche l’e-commerce che scende del 4% (dati Nomisma).
Crolla la capacità di spesa del cittadino
Non abbiamo quindi a che fare con una crescita reale. Nel 2023 infatti il Pil italiano rallenta e l’inflazione continua ad essere elevata riducendo la capacità di spesa delle famiglie. Più nello specifico, a causa dell’aumento dei prezzi, secondo la rilevazione di Nomisma, dal 2021 al primo semestre del 2023 si è persa una capacità di spesa complessiva individuale circa 6700 euro. Questo ha influito notevolmente sul rallentamento delle spese nel comparto biologico.
La produzione del biologico sta crescendo, dunque, ma con una rincorsa al prezzo più basso, e la volatilità dei prezzi crea confusione e difficoltà nel riconoscimento del valore aggiunto del bio con il rischio sempre più marcato di una mancata attribuzione del giusto prezzo.
Ma l'export tira ancora
Positiva anche quest’anno la performance dell’export di prodotti agroalimentari italiani bio che raggiunge i 3,6 miliardi di euro nel 2023, segnando una crescita del +8% (anno terminante luglio) rispetto all’anno precedente.
Nonostante si registri una crescita più contenuta rispetto allo scorso anno, comunque in linea con l’export agroalimentare nel complesso, il riconoscimento per il bio Made in Italy sui mercati internazionali risulta rafforzato dall’evoluzione di lungo periodo (+189% rispetto al 2013) e dal crescente ruolo del bio sul paniere dei prodotti Made in Italy esportati (il peso nel 2023 ha raggiunto oggi il 6% a fronte del 4% registrato dieci anni fa).