Nel 2022 la produzione agricola dell'Ue è stata valutata a 537,5 miliardi di euro ai prezzi di base, pari a un aumento del 19% rispetto al 2021. Si tratta di un nuovo picco che continua la tendenza al rialzo iniziata nel 2010. Lo rende noto Eurostat con un comunicato.
La variazione del valore nominale - spiega l'istituto di statistica europeo - ha rispecchiato in gran parte il forte aumento del prezzo nominale dei beni e servizi agricoli nel loro complesso (si stima un +22,8%), mentre il volume della produzione è diminuito moderatamente rispetto al livello del 2021 (si stima un calo del 3,1%). Tre quarti del valore della produzione agricola dell'Unione nel 2022 proviene da sette Paesi: Francia (97,1 miliardi di euro, pari al 18% del totale), Germania (76,2 miliardi di euro, 14%), Italia (71,5 miliardi di euro, 13%), Spagna (63 miliardi di euro, 12%), Polonia (39,5 miliardi di euro, 7%), Paesi Bassi (36,1 miliardi di euro, 7%) e Romania (22,2 miliardi di euro, 4%).
Repubbliche baltiche e Polonia col turbo
Tutti i Paesi dell'Ue hanno registrato un aumento del valore della produzione agricola nel 2022 rispetto al 2021, con tassi di incremento più elevati in Estonia (+44%), Polonia (+43%) e Lituania (+42%). Tra i principali produttori, il valore della produzione agricola è aumentato del 30% in Germania, del 18% nei Paesi Bassi, del 16% in Francia e Italia, del 10% in Spagna e del 5% in Romania.
Poco più della metà (54%) del valore della produzione agricola dei 27 Paesi Ue nel 2022 proviene dalle coltivazioni (287,9 miliardi di euro, +15% rispetto al 2021); due quinti (38%) provengono da animali e prodotti animali (206 miliardi di euro, +26% rispetto al 2021), mentre la quota rimanente proviene dai servizi agricoli e dalle attività secondarie.
Eurostat sottolinea che nel 2022 i costi dei fattori di produzione agricoli dell'Ue non legati agli investimenti (consumi intermedi) sono stati superiori del 22% rispetto al 2021 e che le variazioni del valore della produzione agricola e dei consumi intermedi nel 2022 hanno determinato un aumento del 15% del valore aggiunto lordo generato dall'agricoltura.