Tutti coloro che sono pensionati dal 2022, per i quali vige il divieto di cumulo parziale della pensione con redditi da lavoro autonomo devono presentare entro il 30 novembre 2023, attraverso il sito internet dell’Inps, una dichiarazione dei propri redditi di lavoro autonomo maturati nel 2022.
Tale scadenza non è casuale, in quanto coincide con la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022. Per presentare la dichiarazione reddituale è necessario essere in possesso o di uno Spid almeno di livello 2 oppure, di un Carta Nazionale dei Servizi (Cns) o della Carta di Identità Elettronica.
Il messaggio Inps
Questo è quanto disposto dall’Inps attraverso il messaggio 4043 del 15 novembre 2023. Sono esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione reddituale:
- i titolari di pensione di vecchiaia;
- i titolari di pensione liquidata pagata con il sistema contributivo;
- i titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della stessa;
- i titolari della pensione od assegno di invalidità.
Previste pesanti sanzioni
I redditi dichiarati devono essere al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali. Invece il reddito di impresa dovrà essere dichiarato al netto anche di eventuali perdite deducibili riferite all’anno 2022.
Sono pesantissime le sanzioni nel caso di mancata presentazione della dichiarazione reddituale di lavoro autonomo da parte del pensionato: l’omissione comporta il pagamento all’Inps di una somma pari all’importo annuo della pensione incassata riferita al 2022.
Gli importi da pagare verranno prelevati dall’Ente previdenziale competente sulle rate di pensione dovute al pensionato che ha omesso di presentare la dichiarazione reddituale.