Albicocco, se i fiori non si aprono è colpa della cecidomia

cecidomia
Danno a un fiore di albicocco causato da Contarinia pruniflorum (foto M. Boselli)
Può pregiudicare fino al 70% della produzione. Difficile da indviduare perché le trappole sono poco efficaci

Se durante la fioritura dell’albicocco molti fiori mantengono la corolla chiusa e una colorazione rossastra, per poi annerire e disseccare senza mai aprirsi, siamo di fronte ad una infestazione della cecidomia fiorale (Contarinia pruniflorum). Si tratta di un piccolo moscerino che sta creando danni di rilevanza economica su molte varietà di albicocco in un’area sempre più ampia. Il primo ritrovamento in Italia di questa specie risale al lontano 1996 nell’imolese, dove da diversi anni tecnici e agricoltori segnalavano delle inspiegabili anomalie nelle fioriture negli albicoccheti che, in alcuni casi, arrivavano a interessare fino al 70% dei fiori presenti su una singola pianta.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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La specie responsabile

Contarinia pruniflorum compie una sola generazione all’anno e sverna come pupa nel terreno all’interno di un bozzoletto sericeo che aderisce alle particelle terrose. Gli adulti del dittero compaiono precocemente, quest’anno nelle zone più calde le prime catture sono cominciate già ad inizio febbraio. Il periodo di attività del moscerino è fortemente condizionato dalle condizioni atmosferiche: la deposizione, infatti, avviene nelle ore più calde ed è ostacolata dalla pioggia e dal vento. Gli adulti hanno vita molto breve (24-72 ore) e dopo lo sfarfallamento si accoppiano e cominciano immediatamente a deporre. Le femmine si sistemano alla sommità dei bottoni fiorali e introducono l’ovopositore tra i petali più esterni per deporre le uova su quelli del giro sottostante.

Un fiore può portare al suo interno anche una ventina di uova anche se il numero medio oscilla attorno a 6-10. Dopo 2-3 giorni le uova schiudono liberando le larve che scivolano verso gli strati più interni del fiore iniziando la loro attività cecidogena. Le larve del moscerino completano il loro sviluppo in 2-3 settimane poi, raggiunta la maturità, escono dai fiori infestati e si lasciano cadere al suolo. Purtroppo, non esistono strumenti efficaci e di facile utilizzo per monitorare preventivamente la presenza dell’insetto. Le trappole collate (es: Rebell amarillo) sono scarsamente selettive e l’identificazione della specie è difficile sia per le dimensioni molto ridotte sia per i caratteri distintivi poco appariscenti.

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Popolazione in aumento

In passato sono state condotte osservazioni per capire se esiste una suscettibilità varietale, ma l’impressione è che la dimensione e la diffusione del danno su determinate varietà piuttosto che su altre, dipendano piuttosto dalla coincidenza fra la presenza dell’adulto della cecidomia, dello stadio suscettibile dei fiori della cv di albicocco e dalla presenza di condizioni climatiche favorevoli al volo dell’insetto. Considerato che l’entità dei danni è proporzionale alla densità di popolazione della cecidomia, è probabile che negli ultimi anni la popolazione del moscerino sia molto aumentata favorita dai mutamenti climatici e anche dalla presenza di un panorama varietale molto ampio che ha ampliato la finestra di suscettibilità dei fiori.

RICONOSCERE LE INFESTAZIONI

La femmina di C. pruniflorum depone le sue uova all’interno del fiore dell’albicocco nella fase dei bottoni rosa, quando i sepali coprono almeno due terzi della corolla. L’albicocco non è l’unica pianta ospite, sono segnalate anche presenza dell’insetto sul susino e sul ciliegio di S. Lucia (Prunus mahaleb), ma è l’unica su cui sono segnalate gravi infestazioni. Durante la piena fioritura i fiori infestati sono facilmente riconoscibili in quanto presentano la corolla chiusa e una colorazione rossastra; quelli fortemente infestati anneriscono e disseccano, mentre quelli che ospitano poche larve, possono allegare ma formano frutti deformi destinati a cadere. Per avere una conferma della presenza dell’insetto è sufficiente sezionare i fiori non aperti. Se la cecidomia è presente le uova, di colore giallognolo e di forma ovale e, soprattutto, le larve, di colore giallo citrino lunghe a fino a 2,5 mm, sono facilmente visibili a occhio nudo o con una lente contafili.

Albicocco, se i fiori non si aprono è colpa della cecidomia - Ultima modifica: 2024-04-16T14:48:45+02:00 da K4

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