Alimentazione zootecnica: aumenti per grano tenero e orzo

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Secondo le rilevazioni Bmti cresce anche il sorgo. Dopo diverse settimane al rialzo, si conferma invece una flessione per la soia

Nel comparto delle materie prime zootecniche, si sono osservati nella seconda settimana di ottobre nuovi rialzi, sostenuti dalla crescente domanda nel settore mangimistico (complici anche i problemi “qualitativi” del mais), con aumenti dei prezzi per orzi, grani teneri e sorgo.

La soia mostra segni di debolezza sui mercati internazionali, con il raccolto attuale che si stima in aumento rispetto a quello della scorsa annata. Nel mercato italiano è in diminuzione il prezzo del seme di soia di origine estera, mentre il seme di soia nazionale rimane ancora non quotato. La farina di soia subisce il calo dei prezzi internazionali, registrando una forte flessione settimanale e stabilizzandosi intorno ai 415 €/t. Restano invariati i prezzi della farina di colza e delle farine di girasole.

Orzi in crescita

Per il comparto dei cereali foraggeri, si osserva una seconda settimana consecutiva di rialzi, sostenuti dagli aumenti (e dai problemi di reperibilità) dei prezzi del mais di qualità e da una maggiore domanda. A Bologna, gli orzi nazionali registrano un incremento di 3 €/t su base settimanale, con la varietà di orzo pesante che si attesta sui 212-217 €/t, mostrando una variazione annuale del +2%. A Milano, l’orzo comunitario passa da 223-230 €/t a 230-235 €/t, ampliando il divario positivo al +5% rispetto a ottobre 2023.

Rincari per il frumento tenero

A Bologna, il frumento ad uso zootecnico segna un ulteriore aumento settimanale, portandosi sui 235-245 €/t (franco arrivo), con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente.

Il sorgo si apprezza

Anche il sorgo guadagna 2 €/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo i 213-217 €/t, con una variazione positiva del +7% su base annua.

Soia estera in flessione

In Italia si è ancora in attesa delle prime quotazioni per il seme di soia nazionale, mentre il prodotto di origine estera registra un calo, influenzato dal rallentamento delle quotazioni internazionali. A Milano, il seme di soia estero segna un netto ribasso sul prezzo minimo, attestandosi a 430-440 €/t (rispetto ai 445-446 €/t della settimana precedente), mentre a Bologna si registra una flessione di 5 €/t, con i prezzi che raggiungono i 436-440 €/t, allineati ai valori del 2023. Alla Borsa di Chicago, i futures della soia hanno subito un calo settimanale del 3,2%, toccando i 10,05 $ per bushel, pari a circa 338 €/t. Sul fronte produttivo, l’ultimo report dell’Usda (11 ottobre) ha confermato per l’annata 2024/2025 un’ampia produzione, pari a 429 milioni tonnellate, in crescita del +9% rispetto all’annata precedente.

Crolla la farina di soia

Nel comparto dei proteici, a Bologna, la farina di soia proteica Ogm subisce un forte ribasso settimanale di 20 €/t, influenzata dalle dinamiche del mercato all'origine, stabilizzandosi sui 413-415 €/t. La riduzione annua si attesta al -16%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia segnano un calo di 14 $/t, portandosi a 316,50 $/t, equivalenti a circa 319 €/t.

Farina di colza invariata

In Italia, la farina di colza mantiene invariata la quotazione a Bologna sui 303-308 €/t, con una riduzione annua del -5%.

Stabilità per le farine di girasole

Anche le farine di girasole restano stabili rispetto alla settimana precedente: la farina di girasole integrale si attesta sui 180-185 €/t, mentre quella proteica si posiziona sui 288-293 €/t, con un calo annuale del -10% per entrambe.

Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 7 al 12 ottobre 2024

Alimentazione zootecnica: aumenti per grano tenero e orzo - Ultima modifica: 2024-10-14T20:17:52+02:00 da Redazione Terra e Vita

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