AgriSima, il Sima cambia nome e concept

Da sinistra Damien Dubrulle, Gaëtan Menard e Frédéric Bondoux
Presentata l’edizione 2026 del Salone parigino. La nuova parola chiave è convivialità. Obiettivo 200mila visitatori e 1.200 espositori

Il Sima di Parigi cerca di reinventarsi cambiando nome (si chiamerà AgriSima) e, per provare a ricavarsi nuovamente un ruolo da protagonista nelle fiere europee dedicate alla meccanizzazione agricola, si affida a una nuova società (AgriVitiEvents), in collaborazione con Axema (associazione dei costruttori francesi di macchine agricole), e a due esperti in ambito fieristico, ovvero Frédéric Bondoux, presidente di ProField Events Group, organizzatore di eventi come il Salon de l’herbe et des fourrages e il Salon des ETA, e Gaëtan Menard, cofondatore di EspritMeuble.

«L’edizione 2022 non è stata all’altezza delle aspettative – ha ammesso Damien Dubrulle, presidente di Axema, durante la presentazione alla stampa di AgriSima 2026 – e non abbiamo raggiunto un numero apprezzabile di visitatori. Nel 2024 abbiamo dovuto rinunciare all’organizzazione, ma non può mancare una fiera internazionale delle macchine agricole in Francia. Perciò con AgriSima vogliamo dare nuova linfa alla nostra manifestazione».

Si torna a febbraio

L’edizione 2026, che torna a collocarsi nel mese di febbraio (per la precisione dal 22 al 25 febbraio), si svolgerà sempre al Parc des Expositions di Villepinte e punterà su convivialità e amicizia per attirare i visitatori (200mila l’obiettivo), oltre che sui contenuti. «L'obiettivo è che l'arrivo al salone delle macchine sia vissuto dal visitatore come un'esperienza a sé stante – ha affermato Gaëtan Menard –. Perciò l’esperienza AgriSima inizierà ancora prima di arrivare a Villepinte con un'accoglienza all'aeroporto o alla stazione Sncf di Roissy-Charles-de-Gaulle, al fine di facilitare l'accesso alla manifestazione. Una volta arrivati al parcheggio o alla stazione Rer, un percorso con un'identità visiva accompagnerà il visitatore fino all'ingresso nei padiglioni in modo che ogni agricoltore possa ritrovarsi nel proprio mondo. Coloro che arriveranno tra le 7 e le 9 avranno accesso ad aree di ritrovo e verrà offerto loro un caffè di benvenuto. Allo stesso modo, tutte le sere dalle 18 alle 20 sarà aperta un'area relax per continuare le relazioni intorno a un'animazione. Infine, per portare ancora più convivialità, in ogni padiglione saranno allestiti quattro ristoranti con il coinvolgimento delle regioni, perché è anche in questi momenti che creiamo relazioni e facciamo affari».

Sinergia con le altre fiere

Il nuovo salone punta a sinergie con le altre fiere europee, con i saloni agricoli professionali francesi, con il Sia (che si svolge in contemporanea) e con la disponibilità dei visitatori, soprattutto in relazione ai periodi delle lavorazioni agricole. Inoltre, collocandosi a pochi mesi da Agritechnica 2025, non pretende di avere novità esclusive da parte dei costruttori, nemmeno come componentistica (che caratterizza l’Eima di Bologna), per cui cercherà comunque di attrarre espositori (obiettivo 1.200), stimolandoli anche con un calo del costo per la partecipazione. «Offriremo uno sconto del 20% rispetto all’ultima edizione del 2022 – ha spiegato Frédéric Bondoux – e anche se le iscrizioni non sono ancora state lanciate, nessun grande nome della meccanizzazione ha detto no durante le prime consultazioni. Abbiamo bisogno della partecipazione degli espositori, anche se presenteranno le stesse novità di Agritechnica, perché dobbiamo considerare che il 60% dei visitatori viene in fiera per vedere le novità di prodotto».

Quattro padiglioni, otto settori

La manifestazione occuperà una superficie di 150.000 m², suddivisi nei Padiglioni 4, 5A e 5B e 6. L'organizzazione intende rimettere l'agricoltore al centro della manifestazione, facendo sì che i vari temi trattati rispondano alle sue domande. Inoltre, l’idea è quella di puntare comunque su tecnologie, innovazioni, novità e digitalizzazione, argomenti che saranno ripartiti in diversi settori: AgriSima (riunirà tutte le soluzioni di macchine agricole, produttori e fornitori di componenti e parti di ricambio), AgriSima Tech (nuove tecnologie), AgriSima Energie (tutte le soluzioni per l’autonomia energetica), AgriSima Elevage (zootecnia), AgriSima Cultures (colture estensive), AgriSima Territoir (soluzioni per migliorare i rapporti con la società civile), AgriSima Campus (formazione, giovani, occupazione) e AgriSima Village (istituzioni, enti, federazioni ecc.). Ogni settore avrà un'area di animazione dedicata e per muoversi agevolmente tra i settori, i visitatori potranno seguire linee colorate a terra che li condurranno alla location desiderata. Un'ultima area, denominata "La piazza del villaggio", sarà dedicata a conferenze e incontri.

Alla presentazione di AgriSima erano presenti anche il sindacato dei concessionari (Sedima, nella foto sopra a destra il presidente Alexandre Mortier), e la federazione degli agromeccanici (Fnedt, nella foto a sinistra il presidente Philippe Largeau), che hanno fornito il loro sostegno alla manifestazione.

«Noi diciamo quello che facciamo e facciamo quello che diciamo – ha concluso Dubrulle –. Solo con uno sforzo collettivo riusciremo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati».

 

 

AgriSima, il Sima cambia nome e concept - Ultima modifica: 2024-12-11T17:11:52+01:00 da Francesco Bartolozzi

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