Palme, poche speranze contro il Castanide

castanide
Caratteristico danno da Paysandisia
Le armi per difendersi scarseggiano. Interventi meccanici, chimici o con nematodi entomopatogeni sono costosi e non sempre possibili

Il Castanide delle palme (Paysandisia archon) è una farfalla di grosse dimensioni (9-11 cm di apertura alare) ampiamente diffusa nel Sud America (Argentina nordoccidentale, alcune parti di Brasile, Paraguay e Uruguay occidentale). La Paysandisia vive e si riproduce su piante appartenenti alla famiglia delle Arecacee (palme), compromettendone lo sviluppo e, nei casi più gravi, la sopravvivenza. La specie è stata introdotta per caso dall’Argentina in Europa all’interno di palme infestate e si è rapidamente diffusa anche in Italia, specialmente nel Centro -Nord.

La sua area di diffusione, infatti, si sovrappone solo in minima parte con quella del famosissimo Punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus) che ucciso migliaia di palme nella parte più meridionale della penisola. Dalle Marche in su, infatti, il Punteruolo diminuisce le sue presenze fino a scomparire mentre il Castnide trova le condizioni climatiche più adatte per svilupparsi e diffondersi.

Tre strategie ma non applicabili

Ma anche se cambia l’insetto, per le palme la situazione rimane grave perché la Paysandisia non si sta dimostrando meno vorace del più famoso punteruolo. Per salvare le palme dalla Paysandisia è di notevole importanza la tempestiva individuazione dei sintomi inziali perché le piante attaccate, quando non hanno l’apice vegetativo compromesso, quasi sempre possono essere recuperate. Eliminare meccanicamente le larve presenti nella palma pulendo la zona della corona è una buona pratica ma è onerosa in termini di tempo e difficilmente applicabile se le palme sono di grandi dimensioni. La lotta chimica sarebbe efficace ma è inapplicabile in quanto i pochi formulati registrati per l’impiego sulle palme in endoterapia (Abamectina) sono registrati solo per la lotta al punteruolo rosso. Inoltre, nelle aree frequentate dalla popolazione, l’endoterapia non è applicabile.

Di fatto l’unica arma utilizzabile ed in linea con le prescrizioni del Pan per le aree frequentate dalla popolazione, sono le applicazioni di nematodi entomopatogeni alla corona delle palme attaccate. Per quanto sia una tecnica efficace, per ragioni di costo, i nematodi entomopatogeni sono difficilmente impiegabili su larga scala. Questo significa che i Comuni non hanno armi per difendersi dalla Paysandisia e, se non si troveranno delle nuove tecniche di difesa, dovranno rassegnarsi ad una lenta sparizione delle palme dalle aree pubbliche, dai litorali marini e dai lungo lago in cui sono ampiamente diffuse.


Paysandisia archon: che cos’è

L’insetto compie generalmente una generazione all’anno, tuttavia in alcuni casi possono occorrere anche due anni perché il ciclo biologico si completi. Gli adulti sfarfallano in estate, indicativamente da fine giugno a settembre. Dopo l’accoppiamento le femmine depongono le uova in piccoli gruppi all’inserzione del rachide fogliare oppure sul germoglio apicale. Le larve neonate penetrano all’interno dello stipite della foglia, dove scavano gallerie longitudinali, in genere rettilinee che, approfondendosi nel fusto, aumentano di diametro. La presenza delle larve è resa visibile da abbondante rosura che fuoriesce dai fori di alimentazione. Raggiunta la maturità, le larve si incrisalidano generalmente in prossimità della superficie del fusto, in maniera tale da favorire la fuoriuscita dell’adulto una volta completata la metamorfosi.

Le infestazioni possono interessare molte specie di palme aventi un fusto con diametro superiore ai 5 cm appartenenti ai generi: Brahea, Butia, Chamaerops, Jubaea, Livistona, Phoenix, Syagrus, Trachycarpus (in particolare Trachycarpus fortunei), Trithrinax e Washingtonia. Esiste una sensibilità varietale e il danno può essere più o meno grave in funzione della specie colpita, dell’età della pianta e delle sue condizioni di sviluppo. La chioma delle piante attaccate presenta un deperimento generale ma spesso si osservano anche foglie con caratteristiche perforazioni a cerchio del lembo dovute all’alimentazione delle larve prima della distensione della foglia. Queste perforazioni vengono fatte dalla larva soprattutto sul germoglio centrale quando la foglia è ancora giovane e diventano ben visibili quando si sviluppa.

Palme, poche speranze contro il Castanide - Ultima modifica: 2025-01-27T08:00:55+01:00 da Roberta Ponci

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