È Michele Bellomo il primo laureato in Biotecnologie agrarie e vegetali

biotecnologie
Michele Bellomo
Classe 2001, ha discusso una tesi sugli effetti dello stress termico per lo sviluppo del tubo pollinico nel pomodoro
Si chiama Michele Vittorio Maria Bellomo 24 anni, ed è il primo laureato del corso di laurea magistrale in "Biotecnologie agrarie e vegetali" attivo da settembre 2023 alla facoltà di Agraria dell'Università di Bologna. Bellomo ha discusso una tesi sull'impatto dello stress da alte temperature sullo sviluppo del tubetto pollinico in pomodoro frutto di un lavoro di ricerca svolto nei laboratori dell'università KU Leuven, in Belgio.
Il corso di studi è dedicato alla formazione di agronomi e biotecnologi in grado di sviluppare soluzioni biotecnologiche che migliorino la produttività agricola, la qualità delle colture e promuovano pratiche sostenibili, in particolare per il settore vivaistico e sementiero.

Bellomo ha discusso la tesi nell’Aula Magna di Palazzo Vespignani, sede dell’Unibo a Imola, davanti alla Commissione composta da sei docenti e presieduta dal professor Silvio Salvi, coordinatore del corso, e dalla professoressa Joëlle Mühlemann, di KU Leuven, co-relatrice della tesi, collegata da remoto.

Il protagonista della tesi del giovane è una delle specie più interessanti in ambito agrario, il pomodoro, e l’analisi riguarda la risposta della pianta all’aumento delle temperature. In particolare, lo studente ha preso in esame come si sviluppa il tubetto pollinico della specie in diverse condizioni ambientali: requisito essenziale ai fini del mantenimento della fertilità della pianta.

Biotecnologie, serve uno scatto del legislatore

Il corso di Bta nasce dalla visione del genetista Silvio Salvi. Ordinario all’Università di Bologna e alla facoltà di Scienze e Tecnologie agrarie, Salvi ha deciso di fare un passo in più, approfondendo un tema che l’Università non aveva ancora esplorato. Alle conoscenze della fisiologia vegetale e delle piante di interesse agrario decide, quindi, di affiancare lo studio approfondito delle discipline biotecnologiche e bioinformatiche, grazie al supporto di un pool di professori esperti di entrambi i settori.

«A oggi lo studio delle biotecnologie vegetali in Italia è ancora limitato, a causa anche della stringente Legislazione europea – ha detto Salvi –. Tuttavia, questo strumento rappresenta una risorsa estremamente importante, se non essenziale, per far fronte a quelle che sono le sfide della moderna società, tra cui ovviamente, come ha capito anche Michele, il cambiamento climatico. Bellomo, come i suoi colleghi, ha compreso ed è perfettamente consapevole di quelle che sono le potenzialità di un settore che ancora oggi appare di nicchia, per il mondo agricolo, e spaventa il consumatore. La speranza che deriva dalla nascita di questo corso e dai risultati brillanti raggiunti dai suoi studenti è quella quindi di rendere accessibile e di riuscire a diffondere una delle tecnologie più potenti a nostra disposizione».

È Michele Bellomo il primo laureato in Biotecnologie agrarie e vegetali - Ultima modifica: 2025-09-15T15:15:52+02:00 da Simone Martarello

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