L'eccezionale piovosità della campagna 2012-13 ha determinato il manifestarsi di alcuni sintomi riconducibili a malattie più o meno note e diffuse nei nostri ambienti. Oltre all'elevata umidità che ha favorito il proliferare di molti microorganismi, lo scarso vigore ha reso le piante di frumento particolarmente suscettibili: queste infatti risultano spesso stentate, con apparato radicale molto ridotto e costretto in ambiente asfittico, scarsamente accestite a causa del dilavamento dei nutrienti causato dalle abbondanti piogge, spesso non compensato da adeguati apporti che solo in pochi casi sono stati tempestivi proprio per l'impossibilità di accedere alle coltivazioni.
Spighe scure pochi danni
Una delle malattie meno note in Italia e che si sta ampiamente manifestando è una batteriosi, nota nei paesi anglosassoni con i nomi di Black Chaff (Glume nere) e Bacterial Leaf Streack (Striature batteriche fogliari). Diffusa in ogni parte del mondo ma particolarmente radicata negli stati del Kentucky, Nord-Sud Dakota e Minnesota, la malattia è veicolata dal batterio Xanthomonas campestris pv. translucens, la cui diffusione è operata principalmente dall'acqua. Micro lesioni nei tessuti causate da freddo, vento e insetti, sono le porte d'accesso per il patogeno. Oltre al frumento colpisce tutti gli altri cereali da granella, graminacee foraggere e spontanee
I sintomi sono facilmente confusi con quelli di Septoriosi e Stagonosporiosi, infezioni fungine principalmente causate rispettivamente da Septoria tritici e Stagonospopra nodorum. In particolare, il Bacterial Leaf Streak (Striature Batteriche Fogliari (foto 1) si manifesta sulle foglie, inizialmente con macchie brune circondate da un alone giallo che successivamente si allungano e finiscono per somigliare alle tipiche bruciature causate dalla Septoriosi. Quest'ultima però, si differenzia per la presenza di piccoli puntini neri costituiti dai picnidi del fungo (foto 2). Il Black Chaff (Glume nere, foto 3) si confonde invece con la Stagonosporiosi o Septoria nodorum (foto 4) poiché entrambe si manifestano sulle glume.
Tuttavia, la prima causa colorazioni viola scuro che raramente riguardano anche il seme, la seconda provoca lesioni grigio-bruno sulle glume e le ariste, spesso interessando anche il rachide della spiga.
Nonostante i sintomi della sindrome delle Glume Nere possano essere ampiamente diffusi su alcuni appezzamenti, le infezioni normalmente sono superficiali e non causano diminuzioni di resa, né influiscono sulla qualità delle produzioni.
Inoltre, visto che sono causate da batteri, nessun fungicida risulta efficace per il controllo della malattia
Buone pratiche agro
L'Università del Kentucky attraverso il proprio Extension service consiglia una serie di buone pratiche agronomiche per il controllo della malattia:
- impiego di seme certificato e trattato;
- rotazioni ampie evitando altri cereali come l'orzo;
- lavorazioni del terreno (il patogeno sverna sui residui colturali);
- controllo degli insetti che potrebbero veicolare la malattia;
- limitare tutti i possibili danni alle foglie che favorisco l'ingresso dei batteri (gelo primaverile, insetti).
Le varietà presentano diverse suscettibilità al patogeno, tuttavia anche nelle aree del mondo in cui la malattia è frequente e diffusa, le informazioni relative sono insufficienti.
*Responsabile breeding
**Amministratore delegato Apsovsementi spa
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