RINNOVABILI

Biogas sostenibile se zootecnico

Con i nuovi incentivi si allenteranno le tensioni su affitti e uso del mais in Lombardia

La Lombardia ha superato la quota dei 360 impianti a biogas e cresce il dibattito sulle reali capacità del territorio regionale di “sostenere” un carico così ingente da provocare distorsioni nel mercato dei terreni e delle materie prime. E se da un lato c'è chi afferma che il sistema non sarebbe ancora saturo, dall'altro c'è chi fa il tifo per un eventuale, e alquanto improbabile, smantellamento delle realtà più grandi e impattanti per l'ambiente lombardo.

«È vero, le distorsioni non sono mancate, determinate soprattutto dall'alta tariffa incentivante che fino ad ora ha condizionato la scelta degli impianti e ha attratto anche investitori esterni all'agricoltura, soprattutto nelle province a basso carico zootecnico (calcolati però in non più dell'11% in tutta la Lombardia) - ha detto nel corso di un recente convegno a Milano Fabrizio Adani del Gruppo Ricicla dell'Università milanese -. Se consideriamo la potenza complessiva prodotta in Regione come un “megadigestore” di 282 MW scopriamo che è alimentato per il 50% da reflui zootecnici e per il 20% da sottoprodotti, il restante 30% è alimentato da colture dedicate (fig. 1) che tradotto in termini di ha di Sau investita a colture energetiche, rappresenta il 4% (35mila ha su 1 milione di ha di Sau). Un valore esiguo per scatenare la competizione con l'uso del mais per alimentazione zootecnica o portare a incrementi fuori controllo degli affitti dei terreni».

«Gli aumenti degli affitti si sono verificati soprattutto in provincia di Brescia e Cremona, anche del 50-60%, ma la media regionale attribuibile direttamente al settore del biogas è stata solo del 10%» secondo Federico Tesser della Regione.

Di tutt'altro avviso Gianni Fava, assessore regionale all'agricoltura, che ha parlato di «equilibri sconvolti dal biogas nel cremonese» e ha fatto sapere che «nella nuova programmazione dello sviluppo rurale Regione Lombardia non finanzierà più direttamente progetti che interferiscono con la filiera agroalimentare, vera ricchezza del territorio da tutelare».

Oggi comunque le tensioni verificatesi, sempre nelle stesse province, per l'uso del mais «appaiono sensibilmente ridursi a seguito dell'entrata in vigore delle nuove politiche incentivanti - sottolinea Alessandro Olper della Regione -. Da alcune simulazioni è risultato che un eventuale aggiunta di impianti in queste zone (130 kWe) non inciderebbe sensibilmente sull'attuale domanda di mais proprio perché le nuove tariffe privilegiano piccoli impianti e uso di sottoprodotti e reflui».

Il biogas, dunque, si “sostiene” se è «naturale proseguimento della filiera agro-zootecnica - ha detto Alessandro Marangoni di Althesys - per lo sviluppo di un sistema a “filiera corta”, in grado di aumentare la redditività delle aziende agricole».

Anche perché le aziende che scommettono sul biogas hanno: «maggiori dimensioni, più propensione a investire, più crescita in termini di fatturato, assumono personale e rappresentano un'opportunità di lavoro per i giovani che così restano in azienda» puntualizza Tesser.

«Senza dimenticare - gli fa eco Marangoni - le forti ricadute positive della filiera per il maggior contenuto di “italianità”: circa il 70% degli impianti in funzione a fine 2012 è stato realizzato da imprese italiane e da un'analisi costi-benefici sul potenziale di sviluppo del biogas al 2020 è emerso un beneficio compreso fra i 3 e i 4 miliardi di euro per il sistema Italia».

E poi c'è il beneficio ambientale, ricorda Giuliana D'Imporzano del gruppo Ricicla: «la produzione di energia da biogas consente di ridurre significativamente gli impatti sulle risorse, sull'ecosistema e sulla salute umana. A questo punto per migliorare l'impatto del biogas bisogna puntare su due aspetti fondamentali: uso efficiente dell'azoto, grazie all'impiego del digestato al posto della fertilizzazione minerale, e riduzione degli impatti colturali adottando colture alternative al mais come ad es. l'arundo».

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Biogas sostenibile se zootecnico - Ultima modifica: 2013-10-18T00:00:00+02:00 da Redazione Terra e Vita
Biogas sostenibile se zootecnico - Ultima modifica: 2013-10-30T11:14:14+01:00 da Redazione Terra e Vita

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