«L’agricoltura veramente sostenibile del futuro - io la chiamo agricoltura rigenerativa - sta prendendo forma».
«È un futuro guidato dal miglioramento della salute del suolo e dell'agricoltura attraverso le tecnologie digitali, e stiamo già intravedendo i benefici che questi strumenti di precisione offriranno nei prossimi anni».
Sono le parole dell’Amministratore Delegato di Syngenta, Erik Fyrwald, che l’azienda ha rilanciato in occasione della Giornata Mondiale del Suolo 2021 che viene celebrata il 5 dicembre.
Un modello rigenerativo
Syngenta, una delle aziende leader a livello globale nell’agribusiness, è da anni in prima linea a fianco di agricoltori grandi e piccoli, per supportarli nel soddisfare la crescente domanda di cibo sano e sicuro e, al contempo, nel prendersi cura della salute del suolo e nel contrastare la perdita di superfici coltivabili dovuta alla salinizzazione, all’erosione idrica ed eolica o alla pressione antropica, attraverso la promozione di un modello di agricoltura rigenerativa.
D’altronde, il suolo rappresenta una risorsa fondamentale per l’agricoltura e troppo spesso i cambiamenti climatici e le attività umane lo mettono a rischio.
Persi 5700 ettari di suolo in un solo anno
Basti pensare che, secondo il rapporto ISPRA 2020, in Italia nel 2019 sono andati persi 57 milioni di m2 di suolo per nuove cementificazioni, con un ritmo di 2 m2 al secondo. Si stima inoltre che negli ultimi sette anni, il consumo di suolo ha determinato per il nostro Paese una perdita di produzione agricola complessiva di 370mila tonnellate per un danno economico di 7 miliardi di euro.
Ma il problema non è solo il consumo del suolo, ma la sua qualità: sempre secondo il rapporto Ispra, infatti, su quasi un terzo del Paese aumenta dal 2012 ad oggi anche il degrado del territorio dovuto anche ad altri cambiamenti di uso del suolo, alla perdita di produttività e di carbonio organico, all’erosione, alla frammentazione e al deterioramento degli habitat, con la conseguente perdita di servizi ecosistemici.
Il Politico summit
Soluzioni a queste problematiche sono state ampiamente dibattute da Petra Laux, Head CP Business Sustainability, durante il “Politico Summit” dal 30 novembre al 1° dicembre a cui ha partecipato come speaker. La responsabile mondiale della CP Business Sustainability ha condiviso la visione dell’azienda sul plasmare il futuro dell'agricoltura, approfondendo argomenti come gli effetti del cambiamento climatico sugli agricoltori, il ruolo vitale di Syngenta e dell'intero settore nel sostenere la transizione verso un ecosistema agricolo più sostenibile e l'agricoltura rigenerativa come soluzione grazie all’impatto positivo e ai miglioramenti che apporta al settore agricolo.
L’uso efficiente del terreno
«Syngenta - ha sottolineato Petra Laux nel corso del suo intervento - è molto attiva nel supportare gli agricoltori nella transizione verso un modello di agricoltura più sostenibile da un punto di vista economico e ambientale attraverso la tecnologia».
«Al cuore di questa transizione c’è l’agricoltura rigenerativa, un approccio per fornire il giusto equilibrio tra il bisogno di fornire cibo a sufficienza e quello di prendersi cura dell’ambiente. Non si tratta di una specifica tecnologia o di una metodologia ma piuttosto di numerose pratiche agricole che ci aiutano a raggiungere i risultati che vogliamo. Questi risultati includono l’uso efficiente del terreno, per proteggere i territori non coltivati ma anche il suolo dove coltiviamo i nostri raccolti per le future generazioni».
«Ci sono – ha ribadito Laux - specifici incentivi o policy che possono accelerare la transizione verso questo nuovo modello agricolo».
Serve un quadro normativo su misura per i biologicals
«Ad esempio c’è la necessità di un quadro normativo su misura per i biologicals, se vogliamo una maggiore innovazione per nuove soluzioni biologicals nel campo della protezione delle colture, oppure di assicurare una soddisfacente copertura internet nelle aree rurali per poter utilizzare ampiamente gli strumenti digitali che abbiamo a disposizione, oppure facilitare la selezione delle piante attraverso l'accesso alle più moderne tecnologie di breeding. Abbiamo la necessità di "ascoltare la scienza" mentre lavoriamo per salvaguardare il nostro sistema alimentare».
L’esperienza di Operation Pollinator e Race to zero
L’impegno e l’importanza che il suolo ricopre per Syngenta ha però radici ben più profonde. Attraverso la ventennale esperienza maturata con progetti quali Operation Pollinator e Race To Zero, infatti, la concretezza dell’impegno vuole essere anche testimoniata dal recupero di 14 milioni di ettari di terreni agricoli a rischio di degrado e dall’incremento della biodiversità in oltre 8 milioni di ettari di terreni coltivabili che l’azienda ha raggiunto nel suo piano di sviluppo sostenibile tra 2014 e il 2019.
La Giornata Mondiale del Suolo rappresenta quindi solo un’occasione in più per Syngenta per ricordare l’elementare verità che senza la salute del suolo non ci può essere futuro sostenibile e ribadire come man mano che l'agricoltura rigenerativa diventerà la norma, gli agricoltori avranno accesso ad analisi e consigli più solidi e scientifici che mai e i consumatori avranno sempre più informazioni e più scelta quando si tratterà di selezionare cibo sano e sostenibile per le loro famiglie.
Clicca qui per l’intervento completo da Petra Laux, Head CP Business Sustainability durante il “Politico Summit”.