«Capisco le ragioni di tutti quei giovani agricoltori che hanno fatto investimenti e sono stati penalizzati da una programmazione sbagliata del passato. Questa giunta si è impegnata da subito a trovare rimedio a una situazione che si è venuta a creare negli anni». Così l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha fatto il punto sul Psr e soprattutto sulla misura 6.1 relativa all’insediamento dei giovani agricoltori e del pacchetto giovani che prevede sia l’insediamento sia la realizzazione di investimenti.
Create troppe aspettative
«Ricordo anzitutto che il bando, gestito con la procedura “a sportello” è scaduto nell’aprile del 2017 – precisa l’esponente della giunta Solinas – e la presentazione delle domande, anziché venire interrotta e bloccata al raggiungimento delle risorse messe a bando, è stata fatta proseguire fino alla scadenza temporale prevista. Una scelta errata che ha creato aspettative importanti, tenuto anche conto che il bando, rispetto alla precedente programmazione, richiedeva come requisito l’avvenuto insediamento, che ha comportato l’apertura di partita Iva, posizioni previdenziali e altri adempimenti senza avere la certezza di poter poi beneficiare del finanziamento».
Pacchetto giovani, trovate altre risorse
Per il pacchetto giovani la percentuale di pratiche istruite è dell’80%, ma con le diverse economie realizzate, pari a circa 21 milioni di euro, anche in questo caso è stata data indicazione ad Argea di procedere agli scorrimenti delle graduatorie che consentiranno di finanziare circa 150 domande. Gli scorrimenti andranno a esaurire tutte le risorse della programmazione 2014/2020 che sono state messe a disposizione.
«Per dare respiro alle aspettative createsi già a ottobre, con l’ultimo Comitato di sorveglianza – fa sapere Murgia – sono state incrementate le risorse per il pacchetto giovani mettendo a disposizione ulteriori 7 milioni di euro circa. Allo stato attuale oltre il 95% delle domande dell’insediamento giovani (815 in tutto), sono state istruite da Argea. Già da mesi sono state date indicazioni per scorrere le graduatorie e utilizzare le economie dovute a rinunce o a esiti negativi. In questo modo potranno essere finanziate altre 90 domande».
«Occorre ora attendere la pubblicazione del regolamento comunitario che disciplina il passaggio da un periodo di programmazione all’altro, previsto non prima di luglio, per capire se e in quale misura – conclude l’assessore dell’Agricoltura – potranno essere destinate ulteriori risorse che andranno comunque a erodere le disponibilità per nuovi bandi futuri».