La Giunta regionale della Campania ha approvato con apposita delibera uno stanziamento di 61milioni e 780mila euro per riconoscere il premio al primo insediamento alle attività di giovani agricoltori che, si legge nella nota, «risultino effettivamente insediate e che abbiano mantenuto le condizioni giuridiche che di fatto hanno consentito il loro inserimento nella graduatoria definitiva unica regionale della tipologia di intervento 6.1.1. del Psr Campania 2014/2020, bando del 2017».
Il bando, lanciato nel 2017 nel quadro del cluster denominato Progetto integrato giovani, aveva generato un ampio overbooking ed esaurimento delle risorse. La presente delibera consente quindi di far scorrere la graduatoria delle domande per il primo insediamento, chiudendo un lungo capitolo di attesa per i giovani imprenditori agricoli.
I giovani beneficiari del premio
Nel dettaglio, si tratta di 1.257 giovani che riceveranno il premio per il primo insediamento, di cui 1.043 domande di premio dal valore di 50mila euro per un totale di 52milioni e 150mila euro e 214 domande di premio dal valore di 45mila euro per un totale di 9milioni e 630mila euro.
L'amministrazione, spiega l’assessore all’agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo, si era data come obiettivo il raggiungimento di quota 1.315 aziende agricole beneficiarie di finanziamento per favorire il ricambio generazionale.
Questo specifico obiettivo si dovrebbe raggiungere sommando le istanze finanziate con il primo bando del 2016 (497 domande finanziate) con quelle del secondo bando 2017 (832 come da graduatoria definitiva e successive rettifiche) arrivando quindi ad un totale di 1.329 aziende agricole finanziate. Con questo ulteriore sforzo l'amministrazione porterà a 2.496 il numero di giovani supportati nelle proprie iniziative produttive.
«Partita giocata male»
«Una partita giocata male, ma poi raddrizzata». È il commento del presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello. «Ringraziamo il presidente De Luca e l’assessore Caputo – prosegue Masiello – per aver recuperato in extremis un bando che ha un valore strategico fondamentale per l’agricoltura della nostra regione.
Deludere un giovane che vuole investire in agricoltura è un danno enorme al territorio e all'economia, che nelle aree rurale rischia di tradursi in desertificazione sociale e spopolamento, perdita di biodiversità, perdita di un presidio ambientale, perdita di offerta turistica.
Va compreso bene che questi giovani non cercano lavoro, ma creano lavoro, per se stessi e per altri ragazzi come loro. Il valore delle risorse recuperate a progetti non necessari e spostate sui giovani va ben oltre l’economia, tocca la vita stessa delle nostre comunità».
Il direttore regionale di Cia Mario Grasso sottolinea: «abbiamo protestato affinché non si replicasse quanto avvenuto con le vecchie graduatorie del Psr. Oggi è importante che la Regione Campania riesca a trovare anche se in parte una soluzione per questi ragazzi che hanno deciso di investire il loro futuro in agricoltura».
