Il plafond giovani agricoltori aumenta dall’1% al 2%

plafond giovani agricoltori
Angelo Frascarelli
Tutti i titoli saranno tagliati dell’1%. Il Decreto non cambia nulla per gli agricoltori, mentre migliora la gestione amministrativa di Agea

La Pac è un cantiere sempre aperto. Il recente Decreto ministeriale 26 agosto 2019 n. 8985, concernente “Modifica del DM 7 giugno 2018, per quanto concerne le superfici coltivate con specie arboree a rotazione rapida ed il pagamento per i giovani agricoltori”, ha aumentato il plafond per il pagamento ai giovani agricoltori dall’1% al 2%.

Ricordiamo che l’Italia aveva deciso nel 2015 un plafond dell’1% per il “pagamento ai giovani agricoltori”, anche se il Reg. 1307/2013 consentiva un massimo del 2%.

Fondi insufficienti

Il plafond dell’1% è stato sufficiente dal 2015 al 2017, ma dal 2018 si è rivelato insufficiente. Infatti, il Decreto ministeriale 7 giugno 2018 n. 5465, in attuazione del cosiddetto “Regolamento Omnibus”, aveva aumentato il pagamento per i giovani agricoltori dal 25% al 50%; tuttavia le risorse finanziarie erano rimaste invariate, pari a € 37.519.000 (1% del massimale nazionale dei pagamenti diretti).

Nel 2018, il fabbisogno complessivo per erogare i pagamenti relativi ai “giovani agricoltori” è stato pari a € 102.653.998, superiore rispetto al plafond di € 37.519.000.

La normativa (Reg. 1307/2013) consente di aumentare il plafond per il “pagamento giovani agricoltori” fino al limite massimo del 2% del massimale nazionale annuo (€ 75.039.000). Al fine di finanziare il pagamento del premio giovane agricoltore per la parte eccedente il plafond di € 37.519.000 (1% del massimale annuo fissato dal DM 7 giugno 2018 n. 5465) e fino al plafond massimo utilizzabile di € 75.039.000 (2% del massimale annuo), è stato necessario eseguire una riduzione lineare del valore dei pagamenti da concedere agli agricoltori per il regime di pagamento di base nella misura dell’1,85%.

plafond giovani

I criteri dell’aumento

Per evitare il taglio dei pagamenti, il recente Decreto ministeriale 26 agosto 2019 n. 8985 ha aumentato, in modo permanente, il plafond per il “pagamento ai giovani agricoltori” dall’1% al 2%. Ciò significa che la percentuale del plafond per il pagamento di base passa dal 56,08% al 55,08% (tab. 1).

L’impatto concreto del decreto

Dal punto di vista sostanziale, il Decreto ministeriale 26 agosto 2019 n. 8985 apporta pochi cambiamenti per gli agricoltori:

  • il pagamento per i giovani agricoltori rimane fissato al 50% del pagamento di base; quindi non ci sono aumenti per i giovani agricoltori; la vera novità era giunta nel 2018 quando il pagamento per i giovani agricoltori era passato dal 25% al 50%;
  • i titoli del pagamento di base saranno ridotti dell’1%, in quanto il plafond passa dal 56,08% al 55,08%; anche questa riduzione era già avvenuta nel 2018, seppure interessava i pagamenti, mentre dal 2020 interessa il valore dei titoli.

Allora, se non cambia sostanzialmente nulla, qual è il significato del Decreto ministeriale 26 agosto 2019 n. 8985?

Si tratta di una modifica di semplificazione amministrativa che interessa Agea piuttosto che gli agricoltori, assicurando lo snellimento delle relative procedure burocratiche da parte di Agea e degli organismi pagatori regionali.

Tab. 1 - Le 5 tipologie di pagamenti diretti
Tipologia 2015-2016 2017-2018 2019 2020
1. pagamento di base 58% 57% 56,08% 55,08%
2. pagamento ecologico (greening) 30% 30% 30% 30%
3. pagamento giovani agricoltori 1% 1% 1% 2%
4. pagamento accoppiato 11% 12% 12,92% 12,92%
5. pagamento piccoli agricoltori (*) (*) (*) (*)
(*) pagamento semplificato che sostituisce le altre tipologie di pagamenti.

 

Articolo pubblicato sulla rubrica “La Pac sotto la lente” di Terra e Vita

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Superfici ad Acacia saligna escluse dalla Pac

Il Decreto ministeriale 26 agosto 2019 n. 8985 introduce anche un’altra piccola modifica. Dal 2020, la specie Acacia saligna viene eliminata dalle specie coltivabili a bosco ceduo a rotazione rapida, che sono ammissibili all’abbinamento dei titoli della Pac e beneficiano dei pagamenti diretti.

La motivazione è di natura ambientale e deriva dall’emanazione di un regolamento della Commissione che classifica l’Acacia saligna tra le specie esotiche invasive.

A seguito di questa modifica, il “bosco ceduo a rotazione rapida” comprende le superfici coltivate a pioppi, salici, eucalipti, robinie, paulownia, ontani, olmi, platani, le cui ceppaie rimangono nel terreno dopo la ceduazione, con i nuovi polloni che si sviluppano nella stagione successiva e con un ciclo produttivo non superiore ad otto anni.


 

Il plafond giovani agricoltori aumenta dall’1% al 2% - Ultima modifica: 2019-09-16T16:50:41+02:00 da K4

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