Dieci milioni di piante infette, almeno un miliardo di danni in Salento e c’è ancora chi ha il coraggio a gridare “al complotto”. La Xylella fastidiosa è da quattro anni causa della più grave emergenza fitosanitaria mai registrata nel nostro Paese. E da quattro anni l’ignoranza e la trascuratezza sono le migliori alleate dell’avanzata verso nord del temibile batterio fitopatogeno dell’olivo.
Le buone pratiche anti vettore
A tre giorni dall’avvio dei controlli a tappeto previsti dal piano regionale di contenimento sono infatti ancora troppo poche le aziende (e le amministrazioni locali) che hanno adottato le misure obbligatorie contro la diffusione del vettore Philaenus spumarius.
Gli interventi per arginare la sputacchina consistono nelle lavorazioni meccaniche superficiali (aratura, trinciatura, fresatura) di tutti i terreni ed alla pulizia dalle erbe spontanee al suolo (compresi i bordi strada e le aree di competenza di Comuni e Province), in tutto il territorio demarcato della Puglia ovvero tutta l’area infetta, la zona di contenimento e la zona cuscinetto (come definite dal DDS dell’Osservatorio fitosanitario n. 16/2017).
Tali interventi, finalizzati a colpire gli stadi giovanili della sputacchina (poco mobili e non infettivi), sono obbligatori (DGR 1999 “Misure Fitosanitarie per l’eradicazione e il contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa”, pubblicata su BURP 148/2016). A partire dal 1 maggio 2017 fino al 15 giugno scattano i controlli sull’applicazione e la mancata osservanza delle prescrizioni comporterà pesanti sanzioni e la sospensione della percezione dei contributi comunitari, nazionali e regionali (l’art. 7 del piano regionale indica infatti che «ai soggetti che non ottempereranno alle prescrizioni …non possono essere concessi benefici accordati a qualsiasi titolo dalla Regione Puglia, in via diretta o indiretta») .
L'appello di Infoxylella
Il sito infoxylella.it si è fatto promotore di un esteso programma di sensibilizzazione per coinvolgere gli organi di stampa, le Amministrazioni locali, i produttori e i cittadini pugliesi che hanno a cuore la salvaguardia dell’economia, del territorio e del paesaggio olivicolo. Il sito raccomandava di attivare le misure di contenimento con celerità, prevedendo un anticipo della fase adulta del ciclo biologico del vettore. Il pool di tecnici e di ricercatori esperti promotori dell’iniziativa consiglia altresì di estendere le lavorazioni meccaniche del terreno anche nei territori ancora indenni ma limitrofi (almeno in una fascia di 30 km) alle zone demarcate al fine di iniziare, preventivamente, a ridurre le popolazioni del vettore e quindi il rischio di diffusione del batterio e di ulteriore avanzata della malattia del Disseccamento rapido degli ulivi in un prossimo futuro.
Insetticidi tra giugno e agosto
Le misure fitosanitarie da attuare per il contenimento della Xylella dovrebbero poi continuare tra giugno e agosto con gli ordinari interventi fitosanitari fortemente raccomandati nei confronti dei normali parassiti dell’olivo con insetticidi autorizzati che hanno efficacia anche nei confronti degli adulti vidi consigliano inoltre il successivo controllo degli adulti del vettore Philaenus spumarius.
La Regione Puglia nel frattempo ha stanziato 32 milioni di € per il sostegno, tramite il Psr, alle aziende agricole site nei territori pugliese colpiti da Xylella. (si legga qui).
Non si placano infine le polemiche sulla speculazione sui prezzi delle varietà resistenti che possono essere impiantate.