Agrofarmaci, in arrivo regole europee più stringenti

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La Commissione europea si appresta a presentare il pacchetto natura, che mira a ridurre l'utilizzo di agrofarmaci entro il 2030

Ridurre del 50% l'uso degli agrofarmaci entro il 2030. Con questo obiettivo la Commissione europea si appresta a presentare il suo pacchetto natura, che oltre alla stretta sulla chimica in agricoltura dovrebbe contenere altri obiettivi vincolanti per frenare la perdita di biodiversità. Il dimezzamento nell'uso e nel rischio (con riferimento cioè alle sostanze più pericolose) degli agrofarmaci a livello Ue è uno degli obiettivi dichiarati della Strategia Farm to Fork, sui sistemi alimentari sostenibili.

Diventerà legislazione attraverso un regolamento che rimpiazzerà l'attuale direttiva sull'uso sostenibile degli agrofarmaci. «Manterremo gli ambiziosi impegni assunti nell'ambito della strategia – ha detto all'Ansa pochi giorni fa la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides – e nel farlo manterremo anche la nostra promessa di non lasciare indietro
nessuno, né consumatori, né produttori. La nostra ambizione sarà accompagnata da un livello di sostegno altrettanto ambizioso».

Il quadro normativo renderà più stringente il principio che la chimica è una soluzione da adottare solo quando le altre sono insufficienti. Solo dopo, cioè, aver applicato pratiche agricole sostenibili, misure di prevenzione, metodi di lotta biologica ai parassiti o varietà resistenti. Un principio già riconosciuto dalle leggi Ue ma, secondo le numerose valutazioni sulla direttiva pesticidi fatte dalla Commissione europea, poco praticato a livello di Stati membri. Il pacchetto dovrebbe contenere anche gli obiettivi per riservare una certa percentuale di aree agricole ad aree ad alta diversità.

Timori per la perdita di produttività

Tutte misure che nei mesi scorsi hanno fatto discutere per i rischi potenziali in termini di capacità produttiva in una fase in cui la guerra in Ucraina rimette in discussione la sicurezza alimentare mondiale. I rischi «per la sicurezza alimentare in Africa e Medio Oriente – ha detto il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans in un'intervista al Fatto Quotidiano – sono enormi. Ma usare questi problemi come alibi per non realizzare la Farm to Fork significherebbe uccidere la salute e la sopravvivenza a lungo termine della nostra agricoltura».

Agrofarmaci, in arrivo regole europee più stringenti - Ultima modifica: 2022-06-21T16:44:56+02:00 da Redazione Terra e Vita

2 Commenti

  1. VOI SIETE TUTTI PAZZI VOGLIONO FARCI RITORNARE AI TEMPI DELLA ZAPPA E DELLA FALCE. SI VEDE CHE QUESTI FANNO LE NORMATIVE SEDUTI AD UN TAVOLO E NON CONSIDERANDO LE DIFFICOLTA’ PRATICHE DELL’AGRICOLTURA.TANTA TEORIA MA POCA PRATICA

  2. Ogni commento è superfluo, vista la cecità della Commissione e del suo presidente che, evidentemente, non hanno mai svolto l’ attività agricola, in particolare quella frutticola, e non hanno idea di cosa potrebbe accadere se ci lasciassero senza prodotti INDISPENSABILI per contrastare patologie ed insetti dopo che cento anni di frutticoltura industriale hanno generato resistenze praticamente incontrastabili con le “favolette” che ci raccontano gli ambientalisti.
    Certo, la salute personale e del pianeta sta a cuore anche a noi, ma se non dovessero ravvedersi, cosa mangeremo domani. Cosa mangeranno i miliardi di abitanti della terra???
    Chiudo con una citazione storica ed apertamente provocatoria : “Solo
    gli stupidi non cambiano mai idea”!!!!!

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