Una piattaforma tecnologica che, raccogliendo i dati inviati da satelliti, droni, radar e sensori di campo, realizza un sistema integrato di sorveglianza fitosanitaria, tracciabilità, previsione e gestione a basso impatto ambientale delle più gravi avversità biotiche (di quarantena e non) che colpiscono le principali produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale per praticare una difesa sostenibile.
È uno dei risultati più interessanti raggiunti dal progetto triennale di ricerca “Agreed – Agriculture, Green & Digital”, sviluppato da Corvallis (Gruppo Tinexta), uno dei primi operatori di Information Technology in Italia, Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei (Ciheam) di Bari, Politecnico di Bari, Università di Catania, Messina ed Enna, Consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica-Cini, Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici-Cmcc, Horta e Infobiotech, e finanziato dal Miur attraverso il programma Pon “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 e dal Fondo di sviluppo e coesione (Fsc). Finalità e risultati innovativi del progetto Agreed sono stati presentati in un convegno a Valenzano (Ba), presso la sede italiana del Ciheam.
Prevenzione e difesa sostenibile
«Il progetto Agreed – ha comunicato la responsabile scientifica del progetto Stefania Gualano del Ciheam Bari – si è proposto come innovatore di processi funzionali alla prevenzione e/o al controllo ecocompatibile delle maggiori problematiche fitosanitarie che colpiscono le principali produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale, cioè vite, olivo, agrumi e pomodoro».
«Per molte malattie la lotta non è sempre possibile o risolutiva e in alcuni casi prevede interventi fitosanitari consistenti e impattanti – ha aggiunto Gualano –. Nel caso di patogeni di quarantena è obbligatorio monitorare il territorio ed eliminare immediatamente le piante infette. Pertanto la predisposizione di sistemi di sorveglianza precoce e accurata è fondamentale per ridurre il rischio di epidemie, limitare danni agronomici, ambientali ed economici, spesso irreversibili». In sostanza Agreed è nato per:
- individuare/prevedere l’insorgere di focolai d’infezione;
- fornire in tempo reale informazioni affidabili sulla presenza e diffusione dell’infezione (spaziale e temporale);
- supportare l’attuazione di eventuali misure di contenimento/controllo, anche attraverso interventi fitosanitari precisi ed ecocompatibili.
Piattaforma per la sorveglianza fitosanitaria
Fra le innovazioni tecnologiche di rilievo prodotte da Agreed spicca la piattaforma tecnologica dedicata alla sorveglianza fitosanitaria.
«La piattaforma multisorgente IoT è in grado di veicolare flussi continui di dati (Big data) verso una sezione analitica che individua e mappa focolai d’infezione e interviene con trattamenti fitosanitari sostenibili – ha specificato Gualano –. Per definirla si impiegano immagini satellitari multispettrali e radar, immagini infrarosse e termiche acquisite da drone, sensori metabolici e meteoclimatici, membrane DTBia (Direct Tissue Blot Immunoassay) e modelli climatici previsionali che forniscono in continuo dati alla piattaforma analitica in modo da individuare e mappare sul territorio eventuali focolai d’infezione».
«In fase gestionale, dalla piattaforma si identificano le modalità di intervento fitosanitario più ecosostenibili, che prevedono l’uso di droni e di sistemi di nebulizzazione per agire in modo puntuale e massimizzare il grado di efficacia dell’intervento – ha continuato la ricercatrice –. Tutti i prototipi sviluppati nel progetto (drone diagnostico e irroratore, dispositivi e metodi diagnostici di campo, sensori di campo, rete d’irrorazione, modelli previsionali, applicazioni diagnostiche e di fitosorveglianza) risultano elementi essenziali e funzionali al sistema».
I beneficiari di Agreed
Beneficiari di Agreed saranno i Servizi fitosanitari, i tecnici e i produttori agricoli che, attraverso la piattaforma tecnologica, potranno ricevere tempestivamente segnalazioni puntuali sull’insorgere di infezioni permettendo di praticare una difesa sostenibile.
«Tale piattaforma – ha concluso Gualano – permetterà di ottimizzare le risorse umane e di prevenire malattie che minacciano le produzioni ortofrutticole evitando crisi produttive e conseguenti danni economici alle filiere interessate e agli agricoltori coinvolti in esse».