La cimice esotica, Halyomorpha halys, originaria dell’Asia orientale (Cina, Corea, Giappone, Taiwan) nei pochi anni di presenza in Italia, ha già causato danni rilevanti alle produzioni di pere, pesche e mele in diverse aree frutticole dell’Italia settentrionale. L’espansione della specie sta proseguendo inarrestabile e ora la cimice è presente sull’intero territorio della pianura Padana anche se con livelli di popolazione e di pericolosità molto diversi.
La difesa chimica per il controllo delle infestazioni di questa specie esotica, incontra notevoli difficoltà. Tutti gli insetticidi impiegabili sulla cimice asiatica (essenzialmente fosforganici, piretroidi e neonicotinoidi) hanno esclusivamente una attività di contatto e una scarsa persistenza e questo rende indispensabile scegliere accuratamente il momento di intervento. Inoltre la scarsa persistenza dei prodotti rende inutili ed inefficaci i trattamenti “preventivi”, ovvero quelli realizzati prima della comparsa dell’insetto nel frutteto.
Isolamento meccanico
Nelle aree a maggiore pressione dell’insetto, la scarsa efficacia delle strategie tradizionali sta favorendo l’adozione di tecniche di difesa alternative come l’isolamento “meccanico” del frutteto da realizzare con reti anti-insetto......
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