Nel mese di maggio si sono avute diverse segnalazioni un po’ in tutto il nord Italia di attacchi di nottue terricole sulla coltura del mais. Le nottue dannose al mais sono Agrotis ipsilon (Nottua dei seminati) e Agrotis segetum (Nottua delle messi). Si tratta di due specie estremamente polifaghe, in grado di provocare danni non solo su mais ma anche su molte colture ortive, patata, tabacco e altre piante coltivate.
La più pericolosa
A.ipsilon, la nottua più pericolosa, è una specie cosmopolita ampiamente diffusa nelle aree tropicali e subtropicali, ma che è presente anche nelle zone temperate. Nei nostri ambienti la nottua dei seminati sverna supera l’inverno come crisalide o come larva matura nel terreno ma la dannosità delle popolazioni indigene, è aumentata dall’arrivo di adulti migranti che, in primavera, si spostano dal Nord Africa verso il Centro Europa. Durante il loro spostamento queste popolazioni possono imbattersi in condizioni atmosferiche avverse che le portano a fermarsi e ad ovideporre nei territori raggiunti (Pianura Padana e Marche soprattutto) originando così infestazioni primaverili che possono causare ingenti danni alle coltivazioni. Questi attacchi si ripetono ciclicamente ma, in annate come questa, caratterizzata da un inizio primavera con lunghi periodi di forte piovosità, sono particolarmente a rischio.
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