Marciume batterico del mais, irrigazione a pioggia deleteria

Sintomi iniziali di marciume batterico del fusto di mais causato da Erwinia chrisantemi pv zeae
Causato da Erwinia chrisantemi pv zeae si ripresenta in anni diversi in maniera imprevedibile innescato dall'irrigazione a pioggia con acqua prelevata da bacini a lengo scorrimento

Il marciume batterico del mais è una malattia alquanto insolita ed erratica del mais. Possono passare addirittura anche diverse stagioni senza che la malattia si manifesti. Quindi, improvvisamente, possono verificarsi focolai della malattia localizzati all’interno dello stesso appezzamento.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Meccanismi d’infezione

L'irrigazione a pioggia è uno dei fattori che innesca il marciume batterico del fusto di mais

Questa malattia è più comune con sistemi di irrigazione a pioggia dall’alto per i quali la fonte d’approvvigionamento sia rappresentata da un lago, uno stagno o un ruscello a lento movimento. Eventuali lesioni alle foglie e al fusto agevolano l’ingresso dei batteri nella pianta di mais. Queste lesioni possono anche derivare dall’attività trofica degli insetti (soprattutto da insetti tortricidi e coleotteri minatori), dalla grandine o finanche da lesioni meccaniche. Il passaggio delle torri dei sistemi di irrigazione a pivot centrale può effettivamente strappare le foglie di mais, ferire gli steli e trasportare della terra sulla pianta di mais contaminandola con le popolazioni batteriche. Tuttavia, anche l’irrigazione per scorrimento, cosa alquanto rara nei nostri areali, è stata occasionalmente associata all’infezione da marciume del fusto e dei nodi inferiori delle piante da parte delle popolazioni batteriche presenti.

Diverse specie di batteri sono in grado di causare fenomeni di marcescenza sul fusto di mais. Una delle specie più comuni associate a questa malattia è l’Erwinia chrysanthemi pv. zeae. I batteri infettivi risiedono sui residui colturali o semplicemente sulla superficie del suolo, ma possono anche contaminare stagni, canali e corsi d’acqua a lento movimento. Questo è il motivo per cui le infezioni da marciume batterico sono spesso associate all’irrigazione a pioggia. Quando queste fonti d’acqua alimentano il sistema di irrigazione, l’irrigazione crea un ambiente ideale per l’infezione e, allo stesso tempo, fornisce direttamente la fonte di inoculo. Inoltre, le infezioni da marciume batterico del fusto possono verificarsi quando gli schizzi d’acqua di piogge battenti schizzano fango sulle piante di mais, in particolare se il vento o la grandine danneggiano anche le foglie di mais o il tessuto del fusto. Il danno causato dagli insetti può inoltre favorire l’infezione batterica del mais. Ciò è particolarmente vero con la piralide del mais o altri insetti che penetrano nella pianta di mais durante la loro attività trofica. Non può tuttavia anche essere escluso che i batteri fitopatogeni possano entrare nella pianta anche attraverso gli stomi fogliari.

Marciume molle

I primi sintomi dell’infezione da marciume batterico del fusto spesso sono caratterizzati inizialmente da una decolorazione di colore giallastro o nocciola della guaina della foglia di mais e del fusto in corrispondenza di un nodo. (Questo non deve essere confuso con i sintomi della “guaina viola”, un’infezione fungina tuttavia non particolarmente dannosa della guaina fogliare). I batteri tipicamente entrano nel fusto in corrispondenza dei nodi e, da questi, l’infezione prende avvio, allorché la popolazione batterica si muove basipetamente e acropetamente nel tessuto vascolare. L’intera pianta può essere infettata, comprese le spighette in formazione.

Con il progredire della malattia, sezionando orizzontalmente il fusto le sezioni di questo assumono un aspetto imbrunito e deliquescente. Anche le foglie possono infettarsi e l’intera parte superiore della pianta di mais infetta può collassare a seguito di una grave infezione. A volte si sviluppano infezioni localizzate ai nodi inferiori, con conseguente restringimento e collasso del fusto nel punto dell’infezione. La pianta colpita da marciume batterico presenta, in prossimità dei tessuti infetti un odore acido e sgradevole. Insieme al marciume molle dei tessuti, questo aspetto è caratteristico dell’avvenuta infezione e parzialmente diagnostico per la malattia.

Nessun trattamento curativo

Non ci sono trattamenti curativi per contenere il marciume batterico del fusto. Una gestione razionale dovrebbe fare ricorso principalmente la distruzione dei residui colturali con la lavorazione del terreno ed evitare l’uso di approvvigionamento idrico contaminato per l’irrigazione sopra-chioma. È probabile che la rotazione delle colture aiuti a evitare questa malattia. Alcuni ibridi di mais sembrano essere in qualche modo resistenti al marciume batterico del fusto, tuttavia questa malattia si manifesta talmente così raramente da renderlo un metodo di gestione scarsamente prioritario.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Marciume batterico del mais, irrigazione a pioggia deleteria - Ultima modifica: 2022-07-14T09:44:59+02:00 da K4

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