Mandorlo, nel Basso Salento segnalate per la prima volta infestazioni di Arge scita

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Adulto di Arge scita, osservato allo stereomicroscopio, su foglia di mandorlo (Foto: Vincenzo Cavalieri)
Il ritrovamento di questo insetto defogliatore del mandorlo è stato associato a un alto livello di infestazione sui mandorli, che determina forti defogliazioni della chioma

Nell’estate del 2022 – a seguito di segnalazioni pervenute alla sede di Lecce del Servizio fitosanitario della Regione Puglia sulla presenza nella stessa provincia di mandorli con danni molto gravi al fogliame, molto probabilmente causati da un insetto che si nutre dei tessuti della lamina fogliare – sono state registrate per la prima volta in Italia infestazioni di un insetto defogliatore del mandorlo (Arge scita).

Ne dà notizia un gruppo di ricerca costituito da Vincenzo Cavalieri, Maria Saponari e Donato Boscia del Cnr - Istituto per la protezione sostenibile delle piante, Sede secondaria di Bari, Angelo G. Delle Donne del Servizio fitosanitario della Regione Puglia, Mauro Carrieri e Crescenza Dongiovanni del Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo (Ba), il quale ha indagato su questa nuova infestazione e in seguito pubblicato un articolo sulla rivista scientifica “Phytoparasitica”.

Arge scita, indagine nella penisola salentina

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Adulto di Arge scita, osservato allo stereomicroscopio, su foglia di mandorlo (Foto: Vincenzo Cavalieri)

A seguito delle prime segnalazioni al Servizio fitosanitario pugliese è stata quindi condotta un’indagine che ha interessato la penisola salentina della Puglia, comprendente tutta la provincia di Lecce (60 località, in 41 delle quali è stato trovato l’insetto defogliatore) e parte delle province di Brindisi e Taranto (30 località, in nessuna delle quali è stato trovato tale insetto).

Ciò ha permesso sia di identificare la specie responsabile di queste gravi defogliazioni, sia di stimare in circa 900 km quadrati l’estensione dell’area interessata dalla sua presenza.

Poiché i mandorleti sono piuttosto rari in questa area, le segnalazioni fanno riferimento soprattutto a mandorli isolati, presenti in giardini, aree incolte o sui bordi delle strade o consociati con olivi o altre piante. Al momento non si è riscontrata la presenza dell’insetto nei limitati mandorleti produttivi presenti sul territorio.

Arge scita è stato già segnalato in diversi Paesi europei (Armenia, Bulgaria, Cipro, Grecia continentale e isola di Creta, Russia) e medio-orientali (Giordania, Iran, Libano, Siria, Turchia e Turkmenistan), ma ben poco si conosce della biologia e dell’impatto delle infestazioni, soprattutto su specie coltivate come il mandorlo.

Gravi danni sui mandorli infestati

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Vistose defogliazioni di mandorlo causate da larve di Arge scita (Foto: Donato Boscia)

Nella penisola salentina i mandorli infestati mostrano gravi danni, sull’intera chioma o su parte di essa, alle foglie, causati dalle larve che si nutrono della lamina fogliare e lasciano in pratica intatti solo la nervatura centrale e il picciolo, cosicché gli alberi gravemente infestati appaiono quasi completamente defogliati.

La presenza di A. scita sui mandorli infestati è stata confermata a livello sia morfologico sia molecolare, esaminando sia larve di diversa età sia adulti.

La presenza simultanea sugli alberi interessati dalle infestazioni di uova, larve di diverse età, pupe e adulti suggerisce che molto probabilmente questo insetto, nelle condizioni ambientali del Basso Salento, riesce a compiere più cicli riproduttivi, ossia si comporta come una specie multivoltina.

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Bozzoli di Arge scita osservati dentro una cavità di tronchi di mandorlo (Foto: Vincenzo Cavalieri)

La presenza, a fine settembre, di numerose pupe, nelle cavità dei tronchi, sotto la corteccia, sotto le pietre vicine alle piante infestate e nel terreno alla base di queste, fa pensare che l’insetto sverni nello stadio di pupa.

Il gruppo di ricerca ritiene che ulteriori indagini sono necessarie per valutare il ciclo biologico e la gamma di ospiti di A. scita, nonché per capire se questo fitofago possa rappresentare una seria minaccia nelle aree in cui si coltivano i mandorli, nella parte centro-settentrionale della Puglia.

Mandorlo, nel Basso Salento segnalate per la prima volta infestazioni di Arge scita - Ultima modifica: 2023-03-28T19:14:58+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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