Peronospora della vite, evitare defaillances

peronospora
Non sottovalutare le prime fasi della ripresa vegetativa

L’esperienza dell’anno passato, nel quale la peronospora è comparsa molto precocemente in seguito ad un andamento stagionale primaverile particolarmente favorevole, suggerisce di non sottovalutare le prime fasi della ripresa vegetativa. Statisticamente al Nord le prime infezioni si verificano tra l’ultima settimana di aprile e la prima di maggio. Inoltre le recenti defaillances nel controllo della malattia registrati negli ultimi due anni sono stati causati da un lato dall’imprevista precocità delle infezioni, dall’altro allo scarso impiego di prodotti di copertura in questa fase. Per quanto riguarda il primo aspetto, oggi sono disponibili modelli previsionali particolarmente efficienti ed affidabili sui quali ci si può basare per determinare la precocità del rischio peronosporico, e di conseguenza determinare il momento più opportuno per un eventuale trattamento.

 

Non trascurare la “copertura”

Tuttavia, in mancanza di tali strumenti, alla ripresa vegetativa, è raccomandabile, in previsione di piogge e in corrispondenza di germogli di almeno 5 cm di lunghezza, intervenire preventivamente con sali di rame, mancozeb, propineb, metiram, zoxamide, anche associati a fosetyl-al o fosfonato di potassio in caso la vegetazione sia sufficientemente sviluppata da consentire la traslocazione del prodotto. Dopo le piogge e in presenza di vegetazione non protetta si può intervenire con cimoxanil, dimetomorf, mandipropamide, o altri principi attivi appartenenti al gruppo chimico dei CAA in miscela con prodotti di copertura.

 

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Peronospora della vite, evitare defaillances - Ultima modifica: 2016-05-06T13:30:58+02:00 da Sandra Osti

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