La coltivazione della patata procede senza grandi problemi fitosanitari.
Tuttavia le condizioni di temperature elevate, associate alla necessità di frequenti irrigazioni ed alle piogge di metà luglio, determinano condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo dell’alternaria.
La malattia risulta già ampiamente diffusa, seppur ancora con intensità bassa; pertanto si deve intervenire per non incorrere in perdite quantitative. La fase di ingrossamento del tubero, infatti, richiede una vegetazione in ottimo stato vegetativo che in caso di forti attacchi di alternaria non si riesce ad avere.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Sintomi inconfondibili
L’accresciuto interesse nei confronti di questa malattia è determinato, probabilmente, dall’aumento delle temperature medie durante il periodo della vegetazione, e oggi la fitopatia sta divenendo il principale problema fungino della patata nel Centro Italia. L’alternaria (Alternaria solani) è un agente fungino che colpisce tutte le solanacee, sia spontanee sia coltivate. I sintomi della malattia sono inconfondibili e si manifestano sulla pagina superiore delle foglie con tipiche macchie concentriche rotondeggianti, circondate da un alone giallastro. Le prime foglie a essere colpite sono quelle più vecchie basali ma, se le condizioni sono favorevoli, nel giro di qualche settimana possono disseccare completamente le piante con gravi danni quali-quantitativi. Molto raramente attacca i tuberi con danni marginali; su questi forma macchie brune depresse con tessuti sottostanti di colore scuro e consistenza suberosa. In fase di conservazione dei tuberi le lesioni possono aumentare di dimensione ed assumere un aspetto grinzoso.
Il fungo si conserva nel terreno, sui residui di vegetazione, sotto forma di micelio, conidi e clamidospore e tende ad essere più grave su alcune varietà ed in campi con seme autoriprodotto. L’infezione avviene dal terreno mediante piogge o irrigazione. L’irrigazione della patata, ancora generalmente eseguita per aspersione, rende più favorevoli le condizioni per lo sviluppo dell’Alternaria, con temperature comprese tra 25 e 35 °C e un optimum compreso tra 24 °C e 29 °C.
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Strategie di difesa
Le strategie di difesa più comunemente adottate prevedono l’integrazione di interventi agronomici e chimici. I primi dovrebbero essere stati adottati prima della semina e in fase di sviluppo delle piante: l’impiego di tuberi sani, opportune rotazioni colturali, concimazioni equilibrate. I secondi, invece, prevedono l’esecuzione di opportune strategie di difesa a partire dall’osservazione dei primi sintomi fino all’inizio della senescenza delle piante. Generalmente l’alternaria viene controllata con i trattamenti eseguiti nei confronti della peronospora, utilizzando prodotti con principi attivi che hanno efficacia nei confronti delle due patologie. La difesa dall’Alternaria della patata nell’ambito di coltivazioni a indirizzo biologico è affidata ai soli prodotti a base di rame.
Principi attivi registrati
Rame solfato neutralizzato*
Rame idrossido*
Rame ossicloruro*
Rame solfato tribasico*
Difeconazolo
Difeconazolo+Mandipropamide
Difeconazolo+Fluxapyroxad
Mancozeb1
Dimetomorph+Pyraclostrobyn
Famoxadone+Cimoxanil
Zoxamide+Cimoxanil
Azoxystrobin
Metiram
*Ammesso in agricoltura biologica
14/07/21 termine ultimo per la vendita e 4/01/22 termine ultimo per l’utilizzo