Rimediare ai danni da grandine con interventi cicatrizzanti

grandine
Danni causati da una forte grandinata su pesche in maturazione
Per ridurre la possibilità di infezioni fitosanitarie è consigliabile intervenire trattando le piante con prodotti che favoriscano la cicatrizzazione

Una delle conseguenze dei cambiamenti climatici, che i dati registrati negli ultimi anni nelle aree frutticole meridionali sembrano indicare in aumento, è l’anticipazione degli eventi grandinigeni in mesi dell’anno nei quali erano solitamente molto rari, come aprile e maggio. E anche il 2022 conferma questo andamento con grandine caduta in Puglia, in Basilicata e in Calabria, già dal mese di aprile, con gravi danni soprattutto alle colture con i frutti in maturazione, come le specie arboree frutticole e gli ortaggi primaverili.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Assicurazioni e reti di copertura

Per difendere il reddito dalla distruzione del prodotto è possibile ricorrere alle assicurazioni o, cosa sempre più frequente nei frutteti, a strutture coperte con reti antigrandine. Entrambe le soluzioni hanno dei pro e dei contro ma sono indubbiamente costose e finiscono per incidere non poco su una redditività sempre più bassa delle colture per il continuo aumento dei costi di produzione.

Cosa fare per limitare i danni

Quando la grandinata è di forte intensità per i frutti c’è poco da fare mentre bisognerà preoccuparsi di limitare i danni alle piante, soprattutto nelle colture arboree. Quando invece la grandinata è leggera, con adeguati interventi è possibile ridurre le perdite qualitative e quantitative dei frutti.

I chicchi di grandine causano ferite sui frutti, sulle foglie e sui rami che, dal punto di vista fitosanitario, rappresentano delle soluzioni di continuità per l’ingresso di vari tipi di patogeni i quali possono aggravare i danni diretti sulla produzione colonizzando i frutti e sviluppando marciumi.

Ma alcuni patogeni possono anche insediarsi gli organi legnosi che svilupperanno cancri rameali o marciumi secchi (carie). Pertanto, dopo un evento grandinigeno, sulle colture arboree colpite, per ridurre la possibilità di infezioni fitosanitarie è consigliabile intervenire trattando le piante con prodotti che favoriscano la cicatrizzazione senza risultare fitotossiche ed ostacolino l’ingresso di agenti di marciumi e cancri.

Danni causati da una forte grandinata su pesche in maturazione

Scegliere il prodotto più adatto

A questo scopo, risultano efficaci prodotti di contatto a base di zolfo, captano o dodina (da verificare sempre la registrazione dei prodotti sulle specifiche colture). È consigliabile associare a questi prodotti un fungicida sistemico perché aumenta l’efficacia e la durata della copertura. Per le colture a conduzione biologica si potrà usare proteinato di zolfo, polisolfuro di calcio o zolfo. Tutti i prodotti menzionati dovranno essere usati alle dosi indicate in etichette e, nel caso di frutti ancora commercializzabili, rispettando i tempi di carenza.

Un errore che a volte si commette è quello di utilizzare prodotti a base di rame che indubbiamente hanno una buona azione antibatterica e anticrittogamica coprente ma che possono provocare fitotossicità sui tessuti vegetali esposti delle ferite con conseguente filloptosi e cascola dei frutti.

Negli oliveti grandinati il rame, invece, dovrà necessariamente essere utilizzato, anche se con cautela, per limitare le infezioni di rogna il cui agente eziologico (Pseudomonas syringae pv. oleae) vive stabilmente da saprofita sul filloplano dell’olivo, pronto a penetrare attraverso le ferite appena ne ha occasione.

Oltre agli interventi di copertura con agrofarmaci contro agenti patogeni è, comunque, possibile utilizzare prodotti non fitosanitari ma per la nutrizione vegetale che, distribuiti sulla vegetazione, con la cessione di micronutrienti e di biostimolanti possono aiutare la pianta a superare lo stress dell’evento grandinigeno agendo direttamente sulla fisiologia della pianta.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Rimediare ai danni da grandine con interventi cicatrizzanti - Ultima modifica: 2022-05-30T17:09:37+02:00 da K4

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