Negli areali di coltivazione del riso dell’Italia del nord, il 2015 è stato caratterizzata dalla quasi totale assenza sia di Brusone che di Elmintosporiosi, le due patologie fungine più temute dagli agricoltori. Ciò in seguito alle condizioni climatiche particolarmente calde e siccitose che si sono susseguite dalla fine di giugno fino alla prima settimana di agosto. Tuttavia proprio le alte temperature, e probabilmente la non totale efficacia dei concianti utilizzati, hanno portato alla comparsa della fusariosi. Il genere Fusarium è in grado di danneggiare in diversi modi le colture e di produrre sintomatologie piuttosto complesse. Tuttavia su riso questo genere fungino è in grado di causare due malattie particolarmente pericolose: il “Bakanae” e il “deperimento del seme”. Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 43/2015 L’Edicola di Terra e Vita
Riso, l’anno della fusariosi
L’occhio del fitopatologo / nord