Tra i tanti patogeni fungini che vivono nel terreno, un gruppo ristretto si caratterizza per la capacità di invadere l’apparato vascolare (trachee) delle piante provocando una malattia nota come “tracheomicosi”. I più comuni funghi tracheomicotici che interessano il pomodoro appartengono ai generi Verticillium e Fusarium i quali inducono sintomi simili ma hanno caratteristiche biologiche e patogenetiche differenti.
Avvizzimenti e imbrunimenti: i sintomi della tracheomicosi
I primi sintomi di una tracheomicosi si manifestano con ingiallimenti e avvizzimenti delle foglie, che generalmente interessano solo alcune parti della chioma.
L’avvizzimento è evidente nelle ore più calde, quando maggiore è la richiesta di traspirazione della pianta che non riesce a trasportare efficacemente la linfa grezza attraverso i vasi infetti. Le foglie avvizzite finiscono per ingiallire, spesso a chiazze, per poi seccare irreversibilmente.
Il sintomo più specifico è l’imbrunimento del tessuto vascolare che cerca di isolare il fungo con la produzione di tille e gomme che però bloccano anche il passaggio dei soluti dalle radici alla chioma. Le piante colpite crescono in maniera stentata, avvizziscono, disseccano e possono morire, collassando se le temperature sono elevate.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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I diversi patogeni vascolari
Le specie del genere Verticillium di importanza agraria sono due: V. dahliae e V. alboatrum.
Entrambe sono estremamente polifaghe e nei vasi producono piccoli conidi ovoidali e ialini. Il nome del genere deriva dal caratteristico aspetto dei rami conidiofori, eretti e con ramificazioni “a verticilli”.
V. dahliae, che prevale nei nostri ambienti, produce caratteristici e abbondanti microsclerozi nerastri che possono conservarsi per molti anni nel terreno. Sono oltre 300 le specie vegetali suscettibili alla verticilliosi, ma sia Verticillium dahliae che V. alboatrum hanno diverse razze biologiche più o meno specializzate verso gruppi vegetali.
Fusarium oxysporum è un’altra specie tracheicola ampiamente diffusa ma, al contrario dei Verticillium, è caratterizzata da “forme speciali” che colpiscono specificamente delle colture (es. nel caso del pomodoro F. oxysporum f. sp. lycopersici di cui sono note 3 razze). La forma speciale lycopersici predilige i climi più caldi e per questo è più presente in Italia centro-meridionale.
F. oxysporum è un patogeno opportunista che può vivere indefinitamente nel terreno come saprofita o sopravvivere per diversi anni grazie alle clamidospore (organi di resistenza con la stessa funzione biologica dei microsclerozi dei Verticillium). Il fungo produce microconidi che ne agevolano la diffusione nei vasi e caratteristici macroconidi settati e falciformi che ne consentono l’identificazione all’analisi microscopica.
Mantenere sano il terreno
Il controllo delle infezioni in atto dei funghi tracheomicotici è praticamente inefficace e le strategie di difesa, pertanto, devono essere preventive. Gli attuali mezzi di sanificazione del terreno possono solo abbassare la carica di inoculo degli agenti tracheomicotici ma non eradicarli.
È importante quindi porre molta attenzione per evitare che questi funghi raggiungano il terreno di coltivazione in cui poi si insedieranno stabilmente. Il miglioramento genetico mette a disposizione delle varietà resistenti o tolleranti sia a verticillium che a fusarium; in alcuni casi la resistenza è ottenuta innestando varietà suscettibili su piede resistente.
In caso di sospetta contaminazione del terreno e, comunque, in presenza di bassa carica di inoculo, la distribuzione in pretrapianto o durante il trapianto (mediante immersione delle radici) di preparati di funghi o batteri antagonisti (es. Trichoderma spp., Bacillus subtilis, Pseudomonas spp.) può contribuire a ridurre e ritardare l’infezione delle piantine.