Blue tongue e selezione genetica, la Basilicata stanzia dei fondi

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Stanziati 138mila euro per l’acquisto di farmaci che contrastano l’insetto vettore della febbre catarrale e risorse per integrare il contributo statale che finanzia il "Programma delle attività di raccolta dati in allevamento finalizzati alla realizzazione dei programmi genetici"

Un'integrazione al finanziamento statale per la raccolta dei dati utili al miglioramento genetico de degli animali d'allevamento e fondi per l'acquisto di farmaci utili al contrasto della blue tongue, malattia che sta creando parecchi problemi al settore ovino in Sardegna. Sono i due provvedimenti approvati dalla giunta della Regione Basilicata su proposta dell'assessore all'Agricoltura Francesco Fanelli.

Il primo riguarda il finanziamento del “Programma delle attività di raccolta dati in allevamento finalizzati alla realizzazione dei programmi genetici, per l’anno 2021”, con il quale la Regione ha integrato il contributo pubblico, pari a circa 742mila euro, parzialmente finanziato dal Mipaaf.

«Abbiamo deciso di farci carico di questo onere – spiega Fanelli – per sostenere i nostri allevatori nelle attività fondamentali di selezione e miglioramento genetico, evitando loro qualsiasi aggravio di spesa. Le attività, rivolte a tutti gli allevatori iscritti ai libri genealogici, vengono svolte dall’Associazione regionale allevatori (Ara) della Basilicata».

Blue tongue, farmaci per combattere l'insetto vettore

Altrettanto rilevante è il secondo provvedimento teso a contrastare la diffusione in Basilicata della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue), una malattia non contagiosa che si trasmette da animale infetto ad animale sano attraverso la puntura di un insetto, simile ad un moscerino. La Regione ha stanziato 138mila euro per l’acquisto dei farmaci attivi contro l’insetto vettore di questa epizoozia.

«Si tratta di una malattia dei ruminanti che desta forti preoccupazioni tra le autorità sanitarie e gli allevatori – afferma l’assessore Fanelli – considerato che può causare ingenti danni economici dovuti non solo alle perdite dei capi di bestiame, ma anche ai provvedimenti di polizia veterinaria con limitazioni alla movimentazione degli animali e quindi alla loro commercializzazione e vendita. Accogliendo le richieste delle autorità sanitarie competenti, le quali hanno più volte ribadito la necessità di attivare interventi complementari alla vaccinazione per contrastare in modo più completo ed efficace la diffusione di questa malattia – conclude Fanelli - abbiamo stanziato oltre 138mila euro per realizzare il trattamento degli animali sensibili alla blue tongue».

Anche in questo caso il soggetto attuatore dell’intervento è l’Ara Basilicata, che utilizzerà i veterinari operanti nell’ambito del programma di prevenzione e controllo delle epizoozie per il trattamento degli animali sensibili.

Sempre ai fini del contrasto della diffusione della blue tongue, la Regione ha concesso un contributo a quegli allevatori che nel 2020 hanno partecipato al Piano di sorveglianza sierologica contro questa malattia. Proprio in questi giorni si stanno liquidando le somme spettanti ai 39 beneficiari.

Blue tongue e selezione genetica, la Basilicata stanzia dei fondi - Ultima modifica: 2021-09-20T12:45:38+02:00 da Redazione Terra e Vita

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