Con il Dm 3787 dell’8 aprile 2020 è stato licenziato il Pgra, il Piano di gestione dei rischi in agricoltura 2020, che disciplina le regole annuali del sistema di gestione del rischio in agricoltura con strumenti agevolati. Tra i settori che possono fruire degli aiuti c’è anche la zootecnia (tab. 1), che ha a disposizione polizze assicurative e, per la prima volta, lo Strumento di stabilizzazione dei redditi settoriale (ISTs). Due sono i tipi di copertura: la polizza per lo smaltimento carcasse e quella per i danni da epizoozie, alla quale si possono aggiungere ulteriori garanzie legate alla compromissione della produzione.
Le caratteristiche
Per essere agevolate le coperture devono essere riferite all’intero ciclo produttivo, o al ciclo di accrescimento dell’intero allevamento, o all’intero prodotto ottenibile dai capi in produzione. Possono prevedere l’impegno pluriennale delle parti, in questo caso ai fini dell’agevolabilità della spesa sostenuta le garanzie e gli eventuali risarcimenti devono riguardare i cicli annuali (tab. 2).
Le polizze per il settore zootecnico essendo agevolate con risorse comunitarie (Reg. Ue 1305/2013 e Reg. Ue 2017/2393) devono prevedere la soglia di accesso all’indennizzo del 20%, ovvero il danno medio deve superare il 20% della produzione media annua. Quest’ultima è determinata come produzione media degli ultimi tre anni o degli ultimi cinque non considerando gli anni con la produzione più alta e più bassa. Il contributo pubblico a parziale copertura del premio è fino al 70% del costo assicurativo ammesso.
Le polizze con la garanzia smaltimento carcasse sono agevolate con risorse nazionali (d.lgs 102/2004 Fondo di solidarietà nazionale), con un contributo fino al 50% del costo assicurativo e non è prevista soglia di danno. (tab. 3)
Mentre per la polizza epizoozie l’eventuale risarcimento è erogato direttamente all’allevatore, nel caso della polizza carcasse la compagnia di assicurazione lo eroga agli operatori od organismi che hanno rimosso o distrutto i capi morti.
Due tipi di polizze agevolate
La polizza smaltimento carcasse copre i costi di smaltimento degli animali morti a prescindere dalla causa del decesso. Nei costi sono comprese le spese per prelevare e trasportare gli animali dall’allevamento all’impianto di trasformazione e la distruzione delle carcasse, al netto di un eventuale valore residuo del capo recuperato.
La polizza epizoozie è disponibile per tutte le specie allevabili copre i danni generati dalle epizoozie proprie della singola specie, divise in obbligatorie e facoltative (tab. 4); a questa si possono aggiungere ulteriori garanzie come il mancato reddito e l’abbattimento forzoso secondo le specie.
La garanzia mancato reddito copre la perdita totale o parziale dovuta all’applicazione di ordinanze emesse da Autorità sanitarie in conseguenza a focolai di malattie epizootiche; nel mancato reddito sono ricompresi anche gli eventuali maggiori costi sostenuti dall’allevatore.
L’abbattimento forzoso copre la perdita totale o parziale del valore del capitale zootecnico assicurato, dovuta all’abbattimento parziale o totale dei capi che costituiscono la mandria o l’allevamento in esecuzione di ordinanze emesse dall’autorità sanitaria, o per abbattimenti finalizzati al risanamento o eradicazione di malattie infettive, nell’ambito di piani sanitari volontari regolati da specifiche norme regionali o nazionali.
Per l’allevamento dei bovini da latte è possibile sottoscrivere la garanzia mancata produzione di latte, con cui si può coprire la riduzione di produzione dovuta a valori termo igrometrici anomali che durino almeno 72 ore e che generino un calo della produzione giornaliera di almeno il 15%; nel calo produttivo si tiene conto anche della variazione della qualità. Per poter attivare questa garanzia è necessario che l’allevamento sia provvisto di un impianto funzionante di raffrescamento combinato ventilazione-acqua oltre alla ventilazione ordinaria.
Per il settore apistico, in aggiunta alle epizoozie gli sciami possono essere assicurati per la mancata produzione di miele, se dovuta a condizioni climatiche avverse in fase di fioritura delle piante nettarifere oggetto di bottinatura. Tre sono i fenomeni climatici anomali presi in considerazione: pioggia, temperature critiche che ne potrebbero impedire il volo, e siccità che riduce la produzione nettarifera delle piante.
Spesa ammessa a contributo
Per i nuovi assicurati, ovvero imprese che assicurano gli allevamenti per la prima volta e non erano assicurati nei cinque anni precedenti, la spesa ammessa a contributo è quella effettiva, e su questa viene calcolato il contributo pari al 70%; tale agevolazione è estesa anche per i due anni successivi.
Per tutti gli altri assicurati la spesa ammessa a contributo è pari al minor valore risultante dal confronto tra spesa premi, ottenuta applicando i parametri contributivi, e calcolata sulla base della produzione media (valore indicato nel Pai) tenendo conto che i prezzi unitari massimi con i quali è possibile assicurare le produzioni zootecniche sono stabiliti con Decreto ministeriale.
Per le produzioni zootecniche il parametro contributivo è pari alla tariffa media dell’anno solare, ovvero il rapporto tra (somma premi assicurativi)/somma dei valori assicurati, secondo la combinazione provincia/allevamento/garanzia, tenendo conto della consistenza dell’allevamento e dei giorni di copertura. Per le polizze zootecniche il costo è legato ai giorni di reale copertura. Se la spesa ammessa è inferiore al 90% di quella effettiva, la prima viene incrementata fino al 90% del premio assicurativo e su quest’ultima viene calcolato il premio del 70%.
A partire da questa campagna il Pgra prevede la possibilità di attivare gli ISTs (Strumento per la stabilizzazione del reddito settoriale) per i settori del latte bovino, latte ovicaprino, avicoltura.
