Prezzo del latte alla stalla, la guerra tra produttori e industrie di trasformazione ricomincia. Lontanissime le posizioni sul rinnovo del prezzo di riferimento con la multinazionale francese Lactalis-Italatte, maggiore primo acquirente del latte nazionale, che prevedeva un pagamento di 36 centesimi al litro da dicembre 2015 a febbraio 2016. La proposta formulata nei giorni scorsi per la nuova campagna produttiva (che inizia l’1 aprile) è stata respinta dal presidente di Confagricoltura Lombardia, Matteo Lasagna.
La multinazionale aveva offerto una base di 28 centesimi al litro, il prezzo medio del latte Ue, più 4 centesimi che corrispondono al costo di trasporto del prodotto di importazione. In totale si arriva quindi a 32 cent/litro.
«In questo modo – ha sottolineato Lasagna – non viene riconosciuto nessun valore aggiunto alla nostra produzione in relazione al suo elevato standard qualitativo e al suo possibile utilizzo per produzioni di pregio a marchio Dop». «Restrittive e penalizzanti» anche le condizioni della nuova tabella di qualità proposta dalla società francese.
Negativo anche il commento del presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino sulle proposte di Italatte per la prossima campagna produttiva. Una proposta penalizzante per «la mancanza di un riconoscimento oggettivo all’interno del prezzo di base, sia della qualità latte italiano e anche del differenziale derivante dai costi d’importazione». Il presidente Cia ha espresso preoccupazione anche per «i rumors che stanno circolando sull’eventualità che l’industria non sia in grado di garantire il ritiro del latte made in Italy».
In 18 mesi «i produttori europei hanno perso 30 miliardi di euro, un miliardo solo in Italia» hanno fatto notare anche i produttori dell’European Milk Board che si sono riuniti in un vertice convocato il 15 marzo scorso per fare il punto sulla crisi del settore.
Una novità è arrivata però da Conad che ha deciso come l’anno scorso di stabilire un accordo sul prezzo pagato agli allevatori per il latte alimentare venduto a proprio marchio. L’intesa è stata siglata con Coldiretti e annunciata a Verona il 21 marzo scorso ad un prezzo di 38 centesimi al litro per il latte fresco, il microfiltrato e quello Uht.
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