Gli appelli che da gennaio le organizzazioni degli allevatori trentini lanciano all’ente pubblico per venire incontro alle loro difficoltà, hanno trovato una risposta molto concreta. Un milione di euro è arrivato nei giorni scorsi nelle tasche di 660 fra allevatori e caseifici e un altro milione e 200.000 euro arriverà a breve.
Grazie al lavoro congiunto e alla collaborazione tra Codipra, Provincia Autonoma di Trento, organizzazioni agricole, Federazione allevatori, Latte Trento e Concast, si è riusciti a strutturare, nell’ambito degli strumenti della gestione del rischio, una proposta di sostegno del mondo allevatoriale trentino che sta dando risposte immediate e, al contempo, permette di strutturare forme di protezione con una visione a medio-lungo termine. In particolare, è stato utilizzato il Fondo SottoSoglia per un aiuto finanziario immediato ed è stato consolidato il Fondo Ist Latte, per dare supporto nel medio e lungo periodo. Complessivamente la capacità finanziaria del fondo ammonta a circa 10 milioni di euro in tre anni. Il Fondo SottoSoglia è stato attivato nel 2009 da Codipra per riuscire a rispondere in maniera veloce alle esigenze del territorio.
«Il mondo zootecnico provinciale, ma non solo, sta vivendo un momento di estrema difficoltà – ha detto il presidente di Codipra Giorgio Gaiardelli –. Prima la pandemia da Covid-19, poi il conflitto russo-ucraino che ha fatto impennare i costi delle materie prime e dell’energia, stanno mettendo a dura prova il nostro settore allevatoriale a cui siamo solidali e grati per il servizio alla comunità trentina che svolgono quotidianamente. Le misure della gestione del rischio – ha concluso Gaiardelli – diventano fondamentali nei momenti difficili, oggi le imprese potranno avere prova e toccare con mano gli importanti risultati».
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa anche dal presidente della giunta provinciale Maurizio Fugatti, che in questi mesi ha seguito personalmente assieme all’assessora Giulia Zanotelli la ricerca degli interventi che si sarebbero potuti mettere in atto con tempestività. «Quello adottato ha affermato è uno strumento innovativo che ha visto il forte intervento della Provincia – ha detto Fugatti –. Ora ci auguriamo che tutti gli allevatori capiscano l’importanza di aderire a questo importante strumento».
«Le liquidazioni sono state erogate velocemente grazie alla possibilità di sfruttare uno strumento già attivo e conosciuto dagli agricoltori trentini appartenenti a tutti i comparti produttivi, il Fondo SottoSoglia, nonché alla capacità finanziaria di Codipra – ha sottolineato la direttrice di Codipra Marica Sartori –. Oltre a questa prima boccata d’ossigeno per gli allevatori, le misure adottate hanno permesso di consolidare il Fondo Ist Latte, uno strumento straordinariamente importante e fortemente agevolato dalla Comunità europea con un contributo pubblico pari al 70%, nato in maniera lungimirante nel 2019 e che ad oggi può contare su una dotazione finanziaria di quasi 3,4 milioni di euro a disposizione degli aderenti. Il consolidamento del Fondo Ist Latte ha permesso di allargare la platea degli aderenti alla quasi totalità delle imprese zootecniche da latte bovino presenti in provincia di Trento – ha aggiunto Sartori –. Per il 2021 siamo in attesa di comunicazioni da parte del ministero per avere conferma dell’effettivo riconoscimento del verificarsi delle condizioni di perdita di reddito diffusa e, dunque, di quantificare e pagare gli indennizzi per perdite di reddito in favore delle imprese zootecniche aderenti».