Sta emergendo in questi giorni una probabile truffa messa in atto dagli allevatori olandesi e scoperta dal governo di Amsterdam relativamente a irregolarità in più di 2.100 aziende zootecniche nell’identificazione e registrazione delle nascite dei vitelli.
Le irregolarità consisterebbero in una sorta di “ricongiungimento familiare”: gli allevatori avrebbero attribuito alla stessa “mamma” diversi vitelli nati da “mamme” diverse al fine di registrare nascite multiple per singoli capi. Questo consentirebbe di diminuire artificiosamente il numero di UBA (Unità di bestiame adulto) su cui si basa tutto il calcolo delle deroghe alle emissioni di fosfati da allevamenti bovini. Se una vacca da latte, infatti, conta come 1 UBA, una manza che non ha ancora partorito, conta la metà. Oltre a vantaggi nel piano di riduzione dei fosfati, le irregolarità potrebbero avere degli impatti notevoli anche nella distribuzione dei pagamenti accoppiati per il settore bovino, che si basano appunto sul numero di capi.