Via libera sul mercato cinese agli agrumi italiani. Si è infatti concluso il negoziato e le prime spedizioni saranno avviate già a partire dalla prossima campagna commerciale. Lo annuncia, in una nota, il Mipaaf. È stato inoltre firmato un Protocollo di intesa con il Ministro dell'Agricoltura della Repubblica Popolare Cinese, Han Changfu. «La conclusione del negoziato rappresenta un passo in avanti importante per la nostra agrumicoltura che oggi può approcciare un mercato dal grande potenziale come quello cinese. Sono molto soddisfatto del lavoro diplomatico portato avanti in questi mesi» ha commentato il ministro Maurizio Martina. «Il protocollo firmato con le autorità cinesi - ha sottolineato Martina - rafforza la collaborazione strategica nel settore agricolo. La costruzione di una nuova 'via della seta' potrà favorire anche gli scambi agroalimentari».
Un'apertura importante per ristabilire un maggiore equilibrio nella bilancia commerciale, dopo il calo del 10% nelle esportazioni agroalimentari made in Italy in Cina nel 2016, è stato il commento di Coldiretti. «A fronte di importazioni di prodotti agroalimentari cinesi per un importo di 638 milioni di euro per l’Italia il valore delle esportazioni - conclude la Coldiretti - è stato pari a 391 milioni nel 2016, anche se a gennaio 2017 si è registrato un incoraggiante aumento del 19% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il prodotto alimentare cinese più importato in Italia è il concentrato di pomodoro per un valore di 63 milioni di euro nel 2016 che viene poi spacciato come italiano per la mancanza di un sistema di etichettatura di origine obbligatorio mentre il prodotto Made in italy più richiesto dal gigante asiatico - conclude la Coldiretti - è il vino per un importo di 101 milioni di euro nello stesso anno».