La canapa è ritornata al centro dell’attenzione dei consumatori e di molte imprese agricole, dopo un lungo periodo di oblio.
Il rinnovato interesse scaturisce soprattutto dai molteplici utilizzi della canapa sia nei settori tradizionali (cartario, tessile e alimentare) sia in quelli più innovativi (bioplastiche, biocarburanti, bioedilizia, ma anche cosmetica e farmaceutica).
Recentemente, il Parlamento ha dedicato una legge alla coltura della canapa, Legge 2 dicembre 2016 n. 242 “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”.
Le utilizzazioni
Il nuovo crescente interesse per la canapa, e per le piante da fibra in genere, è dovuto fondamentalmente alle grandi potenzialità delle fibre naturali rispetto alle sintetiche. All’impiego tessile si aggiungono una serie di utilizzi alternativi (componentistica autovetture, bioedilizia, carta, ecc.) che colgono la grande attenzione del consumatore odierno alle tematiche ambientali e all’origine più o meno eco-compatibile dei prodotti acquistati.
Un utilizzo della canapa, riscoperto negli ultimissimi anni, è quello alimentare. Dal seme infatti si può estrarre olio e farina, le foglie sono utilizzate per infusi e thè, le infiorescenze per la produzione di birre aromatizzate, e tutta un’altra serie di prodotti derivati dalle lavorazioni della farina.
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