Ai giovani agricoltori i terreni confiscati alla mafia

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I ministri Lollobrigida e Piantedosi firmano accordo

Restituire alla comunità beni sottratti alla mafia e stimolare e supportare l'imprenditoria agricola guidata dai giovani agricoltori. È l'obiettivo primo del protocollo siglato questa mattina a Roma presso il Viminale tra il ministero dell'Agricoltura e l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

«Un progetto di ampio respiro», così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, hanno definito questo accordo.

giovani agricoltori
Da sx: il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi

I terreni verranno assegnati in uso al Masaf che, attraverso la controllata Ismea, ne curerà la concessione a giovani imprenditori del settore agricolo, dietro la corresponsione di un canone agevolato. I proventi delle concessioni confluiranno nel bilancio del ministero dell’Agricoltura e verranno impiegati per l’acquisto di derrate alimentari a favore degli indigenti. Il Masaf assicurerà il monitoraggio costante delle attività svolte, anche attraverso il Corpo dei Carabinieri forestali e l’Ispettorato nazionale del lavoro.

L’accordo prevede inoltre che gli imprenditori agricoli realizzino, nei terreni assegnati, iniziative di carattere sociale o didattico-divulgativo.

Giovani agricoltori, si parte con 1.400 terreni

Il patrimonio fondiario confiscato ammonta a circa 9.000 terreni. Si partirà con le prime 1.400 particelle messe a disposizione dall'Agenzia nazionale. «Il governo - ha detto Piantedosi - sta puntando molto sull'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati, potenziandola e mettendo a disposizione risorse. Questo progetto, ha un valore aggiunto, privilegia chi impiegherà stranieri in condizioni di regolarità e c'è anche il contrasto all'abbandono del territorio che causa problemi di dissesto».

L'iniziativa, ha osservato Lollobrigida, «serve anche a contrastare l'abbandono del territorio, in Italia più drammatico che in qualunque altro contesto europeo». Lollobrigida ha poi ricordato che il Italia negli ultimi 30 anni c'è stato un decremento del 35% delle imprese agricole, con punte del 45% al Sud. In Europa questo dato si attesta al 24%. «Contiamo - ha concluso il ministro - che i risultati del protocollo siano visibili già nella prossima stagione, affinché al contrasto della criminalità corrisponda un rilancio delle attività che mettano le nuove generazioni in condizioni di avere una dotazione come la terra, e riuscire a divenire i veri custodi del territorio in difesa dell'ambiente».

 

Ai giovani agricoltori i terreni confiscati alla mafia - Ultima modifica: 2024-07-01T17:59:57+02:00 da Laura Saggio

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