«Una chiara pianificazione degli ettari e un’attenta programmazione delle quantità per la prossima campagna rappresentano elementi fondamentali per l’industria di trasformazione del pomodoro - dichiara Antonio Ferraioli presidente di Anicav, l’Associazione nazionale Industriali conserve alimentari vegetali -. Il nostro obiettivo è la definizione di accordi di distretto che siano vantaggiosi per l’intera filiera del pomodoro da industria». Nel bacino del Nord il confronto con la parte agricola si è già avviato, anche se condizionato da alcune criticità derivanti dalla gestione della scorsa campagna di trasformazione. Al Sud il ritardo è sicuramente dovuto all’esigenza di rilancio dello strumento distrettuale. «Come Anicav - prosegue Ferraioli - siamo disponibili a impegnarci per trovare le migliori intese possibili». «Nel bacino del Centro Sud, in particolare - afferma il direttore generale di Anicav, Giovanni De Angelis - bisognerà lavorare per andare verso l’evoluzione del Distretto in un Oi in grado di garantire il rispetto delle regole e degli accordi raggiunti tra le parti».