Stop ai dazi annnciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La Corte del Commercio Internazionale, tribunale federale con sede a New York, ha bloccato le tariffe doganali imposte dal tycoon il 2 aprile scorso, in quello che aveva battezzato "Giorno della liberazione". I giudici sono intervenuti grazie all'azione legale avanzata da 12 Stati democratici e da un gruppo di cinque piccole imprese rappresentato dal Liberty Justice Center e hanno stabilito che la legge invocata dalla Casa Bianca (l'International Emergency Economic Powers Act del 1977), che consente al presidente di regolamentare il commercio durante le emergenze nazionali, non permette a Trump di imporre unilateralmente dazi come ha fatto. L’amministrazione repubblicana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello che ha decretato che per ora i dazi restano in vigore. Nuovi sviluppi si avranno tra il 5 e il 9 giugno quando le parti si ritroveranno in tribunale. Il caso può finire davanti alla Corte suprema.
E ora che succede per l'export italiano?
Il blocco dei dazi da parte della US International Court of Trade è una battuta d'arresto per l'amministrazione Trump ma la guerra commerciale è tutt'altro che finita secondo alcuni esperti contattati dal Wall Street Journal, sottolineando che è improbabile che la decisione scoraggi il presidente dal cercare di riscrivere le regole del commercio globale a favore dell'America o che lo induca ad abbandonare i dazi come strumento per farlo. L'amministrazione infatti ha varie vie legali per proseguire la guerra commerciale e, inoltre, con il suo appello potrebbe spingere il caso fino alla Corte Suprema. Per ora i dazi interessati dal blocco restano in vigore durante le udienze dei ricorsi. Nel frattempo proseguono le trattative tra Stati Uniti e Unione europea per evitare le tariffe al 50% minacciate da Trump nelle scorse settimane.
Un'azienda di vini ha contribuito allo stop dei dazi
C'è anche un piccola azienda di vini dello stato di New York dietro la decisione della Us Court of International Trade di bloccare i dazi di Donald Trump. Vos Selections è infatti una delle società che ha fatto causa contro le tariffe del presidente. «Diciamo che quando ho fondato Vos 40anni fa non avevo idea che mi sarei impegnato in una causa del genere, che mi sarei trovato coinvolto in un'azione contro il potere esecutivo degli Stati Uniti − ha detto il fondatore di Vos Vitcor Schwartz alla Cnn –. Volevo semplicemente importare questi vini in tutto il mondo e venderli a una comunità che la pensa come me» ha aggiunto, raccontando di aver ricevuto la notizia del blocco da parte del suo avvocato mentre stava cucinando la pasta.