Aiuti alle imprese danneggiate dalla guerra in Ucraina e per i produttori colpiti dalla moria dei kiwi, nuovi interventi per arginare la peste suina e rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali e il via al registro telematico dei cereali. Sono alcune delle misure contenute nella bozza di un nuovo decreto Agricoltura, che dovrebbe arrivare a breve in Consiglio dei ministri. Il provvedimento, al momento di 12 articoli, rafforza anche i controlli nel settore agroalimentare e introduce disposizioni finalizzate a limitare l'uso del suolo agricolo per l'installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra. Le risorse messe a disposizione del settore superano i trenta milioni.
Nel documento si prevede una dotazione di nove milioni di euro in tre anni ad Agea per potenziare i servizi informatici e quindi ridurre i tempi di evasione delle pratiche. Tra le misure previste dal Dl Agricoltura a sostegno del settore primario ci sono anche 10 milioni in più per il Fondo per la sovranità alimentare per il 2025 e 2026. Mentre il Fondo per la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agricole e dell'intero comparto cerealicolo è incrementato di 20 milioni per il 2024. Per contrastare la peste suina africana il decreto del governo prevede uno stanziamento di 20 milioni e il rafforzamento delle unità in campo con un "contingente massimo di 177 unità del personale delle Forze Armate" al fine di prevenire e contenere i gravi pericoli per la salute pubblica e far fronte alla complessa situazione epidemiologica in atto" per un periodo di dodici mesi e rinnovabile per una sola volta.
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Rate dei mutui sospese
L'articolo 1 del decreto contiene una misura impoertante. Le imprese agricole che nel 2023, hanno subito una riduzione del volume d’affari, pari almeno al 20% rispetto all’anno precedente, previa presentazione di un’autocertificazione possono avvalersi della sospensione per dodici mesi del pagamento delle rate dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, in scadenza nel 2024, stipulati con banche, intermediari finanziari e altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia. Possono beneficiare delle misure le imprese le cui esposizioni debitorie non siano, alla data di entrata in vigore del decreto legge, classificate come esposizioni creditizie deteriorate.
Indennizzi per i frutticoltori
Nella bozza di decreto sono contenute anche misure per le imprese agricole che nel 2023 hanno subito danni alle produzioni di kiwi e alle piante di actinidia, a causa della moria del kiwi e che non abbiano beneficiato di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici. Potranno ottenere ristori dal Fondo di solidarietà nazionale. Le regioni territorialmente competenti, previa verifica del nesso di causalità tra gli eventi climatici e fitopatologici avversi e la moria del kiwi, possono deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge.
Registro telematico dei cereali, si parte
L'articolo 5 del Dl Agricoltura si occupa del Registro telematico dei cereali, in stand by da tempo, la cui entrata in funzione è stata chiesta a gran voce dai cerealicoltori per tentare almeno di limitare le importazioni dal Mar Nero. Le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali, le imprese di importazione e le imprese di prima trasformazione che acquisiscono, a qualsiasi titolo, cereali dovranno registrare sul Sian le operazioni di carico e scarico trimestralmente effettuate, se la quantità è superiore a:
- a) 30 tonnellate annue per il frumento duro;
- b) 40 tonnellate annue per il frumento tenero;
- c) 80 tonnellate annue per il mais;
- d) 40 tonnellate annue per l’orzo;
- e) 60 tonnellate annue per il sorgo;
- f) 30 tonnellate per l’avena;
- g) 30 tonnellate per anno per farro, segale, sorgo, miglio, frumento, segalato e scagliola.
Sanzioni per chi adotta pratiche sleali
Quanto al rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali nei rapporti tra imprese della filiera agricola e alimentare, si prevede che una tale pratica "commessa da un fornitore, titolare di uno spazio di vendita all'interno dei mercati all'ingrosso, costituisca ipotesi di grave inadempimento del rapporto negoziale con il titolare o il gestore del mercato" e sono previste sanzioni.