«Noi non stabiliremo il prezzo minimo perché credo che un governo debba evitare di intervenire nelle logiche di mercato in maniera così stringente. Noi facciamo un altro tipo di operazione: stabilire il costo medio di produzione, cioè quanto un imprenditore agricolo spende per produrre un determinato bene, dopodiché, all'interno della filiera, le contrattazioni debbono avvenire in forma scritta e su questo c'è e ci sarà un controllo sempre più serrato, che coinvolge per esempio anche i mercati ortofrutticoli. Quando c'è un contratto di vendita in cui il prezzo scende sotto il costo medio di produzione, c'è un controllo delle forze dell'ordine e degli ispettori. Ismea è il soggetto preposto a questa quantificazione, in coordinamento con la Cabina di regia anti-frodi».
Così il ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, all'evento del Sole 24Ore "Agrifood Summit - Coltivare la sostenibilità per crescere', rispondendo in merito alla giusta remunerazione per gli agricoltori. A riportarlo è l'Ansa.
Sanzioni pesanti per i trasgressori
«Si può verificare - ha spiegato Lollobrigida - che l'imprenditore agricolo abbia deciso, per ragioni soggettive e in piena libertà di impresa di vendere a un costo diverso da quello riferibile al costo medio di produzione, un'operazione del tutto regolare in termini di mercati. Se, invece, l'imprenditore agricolo è stato condizionato da un anello più forte della filiera a vendere a quel prezzo perché altrimenti viene escluso dal mercato o con altre forme di condizionamento, lì interviene la possibilità di sanzionare in maniera molto pesante, e questa è un'altra delle cose che stiamo facendo: aumentare le sanzioni rispetto a questo dato e ovviamente rendere i controlli utili a fare prevenzione per casi analoghi».
Un provvedimento atteso a breve
Questo dovrebbe permettere sul breve periodo «di intervenire dove emerge il campanello di allarme di un contratto in violazione o potenziale di quello che è la giusta remunerazione per l'agricoltore. Fra 2 giorni al massimo dovrebbe essere definitivamente approvato il decreto agricoltura e quindi - ha concluso Lollobrigida - auspichiamo che entro l'anno il meccanismo sia rodato».