Fem, Damiano Gianelle alla guida del centro ricerche

Fem
Incarico di tre anni per attuare le linee programmatiche approvate dal consiglio d'amministrazione della Fondazione Edmund Mach

Damiano Gianelle è il nuovo dirigente del Centro ricerca e innovazione della Fondazione Edmund Mach, al posto di Claudio Ioratti che ha raggiunto i requisiti per la pensione. Già responsabile dell'Unità Ecologia forestale, Gianelle sarà a capo del Centro ricerca e innovazione per tre anni. Il suo mandato è rinnovabile.

Al nuovo dirigente, è stato affidato il compito di attuare nell'ambito della ricerca le linee programmatiche contenute nei documenti strategici approvati dal Cda in campo agricolo, alimentare e ambientale.

Lunga esperienza nella ricerca in agricoltura

Laurea in Scienze Forestali e dottorato di ricerca in Agronomia Ambientale all’Università degli Studi di Padova,Gianelle è autore di oltre cento pubblicazioni su riviste internazionali tra cui Nature e Science, sui temi legati alla stima del bilancio di carbonio, azoto ed energetico negli ecosistemi forestali e prato-pascolivi.

In particolare, le attività di ricerca riguardano l’uso di tecniche micrometeorologiche e di
telerilevamento per analizzare gli impatti del clima sulla funzionalità delle foreste e sul loro stato di salute. Negli ultimi anni ha collaborato nello sviluppo di sensoristica IoT applicata per lo studio dell’ecologia forestale. Ha coordinato per la Fondazione Mach diversi progetti europei e nazionali e reti infrastrutturali europee e internazionali quali Icos, Anaee, Phen-Italy e Phenocam. Inoltre, collabora in progetti di ricerca con l’Agenzia spaziale europea (Esa) sulle misure della fluorescenza da aereo e satellite con l’agenzia Spaziale Italiana (Asi) sulla validazione delle misure del Satellite iperspettrale Prisma.

Sostenibilità unica strada percorribile

«Produrre in modo sostenibile è l’unica strada che abbiamo davanti a noi, sostenibilità economica, sociale e ambientale – ha detto Ioratti –. Perché questa sia possibile la ricerca ha un ruolo strategico, avendo il compito di trovare risposte valide sia dal punto di vista economico, che sociale ed ambientale. Fondamentale è assicurare la sostenibilità economica, senza la quale non si può immaginare un futuro per l’agricoltura del Trentino. Ma certo, dobbiamo impegnarci perché l’agricoltura, settore strategico, possa produrre anche in futuro, senza particolare impatto sul piano ambientale e sociale, ma ovviamente lo sottolineo con grande attenzione anche alla gestione economia delle aziende che diversamente, se i conti non quadrano devono chiudere. Ma ribadisco, la ricerca deve offrire degli strumenti in modo tale che gli agricoltori possano produrre senza particolare impatto sul piano ambientale».

«Sicuramente l’agricoltura di montagna ha dei vincoli maggiori che quella di pianura, ma per fortuna viviamo in una terra che da molto tempo vede l’impegno della ricerca che ha saputo dare delle risposte molto valide che hanno permesso alle nostre aziende di sopravvivere in montagna – ha aggiunto il neo dirigente –. Ma vi sono anche dei vantaggi: la nostra è un’agricoltura che sempre più si dovrà integrare con il turismo che è una grande opportunità per tutti e due i settori. Ma non dimentichiamo che l’agricoltura è anche fortemente impegnata sul fronte della tutela ambientale che deve essere a 360 gradi nella gestione del territorio. Con l’impazzimento del clima al quale assistiamo la gestione del territorio è sempre più importante, anche per la sicurezza delle popolazioni».

Al servizio del territorio

Alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige il Centro ricerca e innovazione vanta una notevole esperienza nel campo della ricerca scientifica a carattere interdisciplinare e offre solide competenze scientifiche e tecniche a supporto della definizione di modelli di eccellenza in ambito agro-alimentare e forestale. Un’attenzione particolare è dedicata alla valorizzazione dei prodotti agro-alimentari e delle produzioni sostenibili, con lo sviluppo di pratiche a basso impatto ambientale e di interventi di preservazione del paesaggio e degli ecosistemi alpini e subalpini.

Il centro è un riferimento autorevole nella produzione di conoscenza e di concrete ricadute per il territorio. Supporta l'economia del Trentino con studi di miglioramento dei prodotti agricoli e forestali per tutelare la qualità della vita; opera in una dimensione internazionale. A ciò contribuisce anche la presenza di dottorandi di ricerca e borsisti italiani e stranieri, i cui flussi di mobilità in entrata e in uscita testimoniano la forte dinamicità di questa struttura nelle relazioni internazionali.

Fem, Damiano Gianelle alla guida del centro ricerche - Ultima modifica: 2024-10-03T14:32:17+02:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome