Un'operazione congiunta tra le forze dell'ordine italiane e quelle romene ha portato all'arresto di otto persone nella provincia romena di Iasi, al confine con la Moldavia, e al recupero di decine di mezzi agricoli e industriali, per un valore di 1,6 milioni di euro, rubati nei mesi scorsi tra Lombardia e Veneto.
Le cosiddette "bande dei trattori" operano con modalità paramilitari, agendo su commissione e trasferendo rapidamente i mezzi all'estero grazie a una rete logistica collaudata. Tutti i beni rubati, dopo il furto venivano caricati su un automezzo con targa slovena e portati a cento chilometri circa dal luogo in cui è avvenuto il reato. Successivamente venivano caricati su camion regolari e portati in Romania con documenti che riportavano dei dati tecnici difformi da quelli del mezzo. Le Forze dell'ordine hanno documentato almeno otto trasporti tra luglio 2024 e febbraio 2025.
Beduschi: «Bene, ma vietato abbassare la guardia»
L'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi ha commentato la notizia sottolineando che «il fenomeno dei furti di trattori e mezzi agricoli non è più solo un'emergenza locale, ma parte di un sistema criminale organizzato su scala europea. Non dobbiamo abbassare la guardia – ha aggiunto Beduschi –.Come Regione continueremo a sostenere ogni iniziativa utile percontrastare i furti e garantire agli agricoltori la sicurezza dipoter lavorare e investire senza dover temere di veder sparire ipropri strumenti di lavoro».