L'agricoltura deve tornare al centro dell'attenzione da parte delle istituzioni. Questo, in estrema sintesi, è quanto ha ribadito Daniel Gasser (nella foto), neo presidente dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti dell’Alto Adige, durante la 77esima edizione dell'assemblea generale di questa associazione, che oggi conta 20mila soci, 9000 iscritti al movimento giovanile e 16.700 donne.
La posizione dell'associazione sulle proteste del mondo agricolo
Nella sua relazione il neo presidente Gasser, partendo dall’attualità della protesta del mondo agricolo, ha rivendicato con forza un ruolo centrale per il settore primario.
«Sebbene gli agricoltori sfamino miliardi di persone in tutto il mondo – ha evidenziato tra l’altro Gasser nella sua relazione - purtroppo sono troppo poche le persone consapevoli della enorme mole di lavoro che comporta l’attività agricola. Siamo noi agricoltori, assieme ai politici e ai commercianti, che dobbiamo spiegare ai consumatori cosa facciamo ogni giorno per la produzione di cibo. Per questo, sette anni fa, l’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi ha lanciato l'iniziativa “Il tuo contadino”, che mira proprio a questo».
Superfici in diminuzione anche in Alto Adige
Gli agricoltori hanno bisogno di terreni agricoli per produrre cibo, ma anche nella provincia di Bolzano le superfici tendono a diminuire. L'Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi chiede con forza un freno a questa situazione, auspicando al contempo che le ristrutturazioni degli edifici abbiano la precedenza sulle nuove costruzioni e che gli immobili vuoti vengano riutilizzati.
Gasser: «Burocrazia eccessiva»
«La produzione alimentare – ha proseguito Gasser - è resa difficile anche dall’eccessiva burocrazia, che sta causando crescenti problemi, soprattutto alle piccole aziende a conduzione familiare. Gli esempi che arrivano da Roma e da Bruxelles non mancano, come la prevista legge per il ripristino della natura. Anche noi siamo favorevoli a una maggiore biodiversità, ma questo richiede altre soluzioni. Un altro esempio di mania burocratica è stato il progetto di legge che avrebbe dimezzato l’uso dei prodotti fitosanitari. Tale legge avrebbe minacciato l’esistenza dell’agricoltura europea, poiché la protezione delle colture è necessaria per salvaguardare i raccolti. Noi continueremo a batterci per una riduzione delle norme».
«Sostenibilità sì, ma adottando criteri diversi»
«Noi siamo a favore della protezione dell’ambiente, del clima e del benessere degli animali - ha proseguito Gasser - ma con criteri diversi. Come Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi abbiamo creato un apposito dipartimento dedicato alla sostenibilità. Ci consideriamo parte della soluzione perché possiamo contribuire attivamente alla protezione del clima. I terreni utilizzati per l'agricoltura immagazzinano enormi quantità di carbonio: la parola chiave è carbon farming. Diciamo sì all'agrivoltaico per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici. C'è ancora molto potenziale anche per la produzione di energia dal legno. Pure il biogas o il doppio utilizzo dell’acqua di irrigazione potrebbero essere interessanti».
Massima priorità alla protezione dei raccolti
Il presidente Gasser ha poi proseguito: «Per la protezione delle piante deve essere chiaro che non possiamo farne a meno: dobbiamo proteggere i raccolti e soddisfare i requisiti di qualità dei consumatori. Le innovazioni e l’agricoltura di precisione possono aiutarci in questo senso, ma è importante anche la nuova ingegneria genetica. Ci impegniamo inoltre per il benessere degli animali e vogliamo proteggerli dal lupo. Urgono soluzioni, perché l’alpeggio tradizionale è in pericolo. La sola protezione delle greggi, come alcuni chiedono, non può tutelare adeguatamente gli animali.
Equità nei prezzi
I prezzi equi sono un'altra delle principali preoccupazioni degli agricoltori. «È inaccettabile - ha rilevato Gasser - che i produttori ricevano sempre meno per i loro prodotti alimentari, mentre i listini al dettaglio non diminuiscono. È proprio per questo che dobbiamo lottare e coinvolgere tutti. Nessuno può avere interesse a mandare al tappeto l’agricoltura europea! Fortunatamente in Alto Adige abbiamo un sistema di cooperative che funziona in modo eccellente. Di conseguenza, i prezzi alla produzione degli alimenti sono più alti qui che in altre regioni, ma purtroppo anche i costi di produzione sono più alti. Qui, chiudono circa 100 stalle ogni anno».
Settore alberghiero e ristorazione possibili alleati
Importante sarà sempre più anche la collaborazione con il settore alberghiero e con quello della ristorazione. «Possiamo fare molto da soli - ha concluso Gasser - per salvaguardare le aziende agricole e garantire loro un buon futuro, per esempio con l’attività di agriturismo o della vendita diretta. Sono però convinto che tutti hanno bisogno dei nostri agricoltori. Come il mio predecessore Leo Tiefenthaler, farò del mio meglio per difendere le nostre aziende agricole e chiedere le condizioni quadro che consentano agli agricoltori di ottenere un reddito per vivere degnamente».