Una buona notizia attesa da anni per gli agricoltori della Valdichiana. Grazie a sette milioni di euro di risorse pubbliche a Foiano della Chiana è stato attivato un gruppo di consegna dell'acqua del lago artificiale di Montedoglio (alimentato dalle acque del Tevere) da utilizzare per l'irrigazione. Si tratta solo del primo stralcio di un'opera pensata negli anni Settanta e mai realizzata per mancanza di soldi.
Ora, grazie a sette milioni di euro di fondi pubblici sono stati realizzati 4,3 chilometri di rete irrigua, 2,9 km di condotta principale, 1,4 di diramazioni secondarie, a cui si aggiungono tre camere di manovra, sette attraversamenti di infrastrutture e corsi d’acqua, 12 punti di consegna collegati a 21 gruppi di erogazione, capaci di garantire una portata di 10 litri il secondo.
La realizzazione del distretto irriguo è articolata in tre stralci. Una volta completato servirà 2.300 ettari di terreni agricoli con 42 unità irrigue e circa 40 chilometri di rete, garantendo fino a 740 litri al secondo. «Ma per completare l’infrastruttura servono altri 44 milioni e mezzo di euro» avverte Lorella Marzilli, ingegnere caposettore irrigazione del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno.
Un patto per l'acqua
La cerimonia inaugurale dell'opera, organizzata in collaborazione con Anbi Toscana, si è conclusa con la firma del Patto per l’Acqua, un documento condiviso da istituzioni, consorzi di bonifica e organizzazioni professionali agricole, in cui si definiscono 10 impegni, tra cui migliorare la gestione e l’efficienza delle risorse idriche, potenziare e completare le infrastrutture irrigue collettive, garantire equità e sicurezza nell’approvvigionamento d’acqua, valorizzare il ruolo dell’agricoltura nella tutela del paesaggio e nella resilienza climatica.













