Apre venerdì 17 gennaio 2025 il nuovo bando di Regione Lombardia dedicato all’insediamento di giovani agricoltori, che mette a disposizione per quest’anno 20 milioni di euro, grazie all’intervento 'Sre01' previsto nell’ambito del Complemento per lo sviluppo rurale della Pac 2023-2027.
Le domande possono essere presentate fino al 15 gennaio 2026. La Regione ha individuato quattro finestre, con scadenze il 28 febbraio, 29 maggio, 4 settembre e 15 gennaio 2026, al termine di ognuna delle quali verranno svolte istruttorie e relative graduatorie.
Come partecipare al bando
Possono partecipare al bando gli agricoltori di età compresa tra i 18 e i 41 anni non ancora compiuti, titolari di un’azienda agricola individuale o legali rappresentanti di una società agricola di persone, di capitali o cooperativa, insediati per la prima volta in azienda non più di 24 mesi prima della data di presentazione della domanda.
I contributi previsti
Il contributo previsto, sotto forma di premio una tantum, è di 40.000 euro e di 50.000 euro per le aree svantaggiate di montagna, per aziende con una produzione standard di valore compreso da 18.000 a 300.000 euro e da 12.000 a 300.000 euro per le aree di montagna.
«Investire sui giovani agricoltori significa dare futuro al settore»
«Investire sui giovani agricoltori – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi – significa sperare nel futuro, soprattutto in un momento in cui l’agricoltura è sotto attacco e bersaglio di campagne che la dipingono come retrograda, inquinante e superflua. I giovani imprenditori, con le loro idee innovative e la conoscenza delle tecnologie più avanzate, rappresentano i migliori ambasciatori per difendere e rilanciare il valore dell’agricoltura lombarda. È attraverso di loro che questa storia di tradizione e modernità può continuare».
Ricambio generazionale assente
Il difficile ricambio generazionale è uno dei problemi endemici di tutta l’agricoltura italiana ed europea ed è più marcato nelle aree di pianura rispetto a quelle di montagna. Ma, come sottolineato dall’assessore, i giovani imprenditori agricoli presentano caratteristiche di assoluto interesse.
«In Lombardia - ha specificato Beduschi - le aziende agricole guidate da giovani presentano dati estremamente incoraggianti: oltre il 21% ha sviluppato attività connesse come agriturismi, vendita diretta, fattorie didattiche o altre capacità multifunzionali, a fronte di una del 14% per le aziende condotte da over. Questo dimostra che i giovani sanno portare innovazione, creatività e sostenibilità in un settore cruciale per l’economia e la società».
Giovani agricoltori più istruiti
Se si considera il livello di istruzione, quasi l’80% dei titolari d’azienda con meno di 40 anni ha un titolo di studio superiore all’obbligo e più del 30% di carattere agrario, cifre doppie rispetto agli over 40.
«I giovani agricoltori - conclude Beduschi - rappresentano la linfa vitale per il futuro della nostra agricoltura. Sono portatori di conoscenze, entusiasmo e capacità di visione. Sostenere il loro insediamento significa costruire basi solide per affrontare sfide impegnative con coraggio e determinazione».
Con il precedente Psr 2014-2022, la Regione Lombardia ha destinato quasi 55 milioni di euro per l’insediamento di 1.707 giovani agricoltori.