Modifiche alla Pac: «Non è abbastanza»

Pac
Le organizzazioni sindacali in coro chiedono all'Europa di fare di più per tutelare il reddito degli agricoltori

È più o meno una voce sola quella con cui le tre principali organizzazioni sindacali agricole italiane commentano l'esito della riunione dei ministri dell'Agricoltura europei (Agrifish), durante la quale si sono discusse le misure per venire incontro alle richieste degli agricoltori che da mesi protestano per chiedere semplificazione della Pac e regole che li tutelino maggiormente nei confronti degli altri attori della filiera agroalimentare.

Confagricoltura: tempo scaduto

«Oggi siamo qui per presentare un documento programmatico alle istituzioni europee, a tutela della produttività e della competitività delle nostre imprese. Gli agricoltori europei soffrono il costo del denaro, i gravosi adempimenti legati agli ecoschemi, una situazione geopolitica instabile. Serve una modifica profonda della Pac, serve multilateralismo, serve la salvaguardia dei prezzi per i produttori e i consumatori». Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, durante l'assemblea con i delegati regionali e provinciali della Confederazione svoltasi a Bruxelles nella sede del Copa Cogeca, dove sono intervenuti anche i due presidenti, la francese Christiane Lambert (Copa) e lo svedese Lennart Nilsson (Svezia).

«È scaduto il tempo per gli approfondimenti e per le consultazioni on line. Abbiamo presentato le nostre proposte per una profonda semplificazione burocratica e per la salvaguardia del potenziale produttivo delle imprese – ha sottolineato Giansanti –. Ora spetta alle istituzioni dare una risposta efficace e non oltre marzo alle aspettative del mondo agricolo italiano ed europeo. Diversamente, le proteste e le manifestazioni di piazza sono destinate ad aumentare».

Cia: non si è ancora capita la gravità del problema

Sulla stessa linea Cia Agricoltori italiani. «Pochi passi avanti e un risultato nel complesso insufficiente. Mancano le risposte che il mondo agricolo si aspettava sulla drastica semplificazione degli adempimenti burocratici della Pac – ha dichiarato il presidente Cristiano Fini – . Nella difficile situazione contingente, le aziende agricole hanno più che mai bisogno di sostegno con interventi efficaci e immediati. Ci sembra, invece, che le tempistiche decise a Bruxelles non siano adeguate all'urgenza della crisi».

In merito all’equa distribuzione del valore lungo la filiera alimentare, Cia ritiene che non sia stata ancora colta la gravità del problema. I prezzi al consumo dei prodotti agricoli aumentano ma il reddito degli agricoltori si assottiglia, come già sottolineato nella nostra manifestazione a Roma del 26 ottobre. La giusta remunerazione agli agricoltori era stata, infatti, posta con grande enfasi da Cia all’attenzione delle istituzioni, con la richiesta di istituire un osservatorio europeo sui prezzi e le marginalità che condividesse dati di mercato e analisi a breve e lungo termine.

Coldiretti: stop burocrazia e misure per il reddito

Stop alla burocrazia e all'aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani; incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l'aumento dei tassi di interesse; garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali;
cancellare definitivamente l'obbligo dei terreni incolti. Sono solo alcune delle proposte del Piano presentato dalla Coldiretti, in occasione della manifestazione a Bruxelles.

Migliaia di agricoltori, in un corteo, guidati dal presidente nazionale Ettore Prandini, hanno raggiunto i pressi del Parlamento europeo, in occasione del Consiglio dei ministri
agricoli sulla proposta di semplificazione della Pac. «Abbiamo predisposto un documento anche sulla Pac dei prossimi anni, che deve essere semplice e in linea con le necessità delle imprese – ha detto Prandini –. Dobbiamo dire basta alla contrapposizione tra agricoltura e ambiente voluta da Timmermans, gli agricoltori sono il primo presidio ambientale».

Lollobrigida: «Pac scritta male, cambiare strada»

«La nuova Pac è stata scritta male, le deroghe vigenti sono insufficienti, abbiamo bisogno di modifiche sostanziali». Lo ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della manifestazione Coldiretti a Bruxelles per chiedere una semplificazione delle regole della Pac. «Il 9 giugno, dopo le elezioni europee, l'Europa deve cambiare strada e prendere atto degli errori finora compiuti e del fatto che gli scenari mondiali sono cambiati radicalmente alla luce degli effetti della guerra in Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente e del cambiamento delle dinamiche del mercato e della concorrenza mondiale».

Modifiche alla Pac: «Non è abbastanza» - Ultima modifica: 2024-02-26T21:45:00+01:00 da Redazione Terra e Vita

1 commento

  1. Riempite tutti i terreni produttivi di fitofarmaci e glifosato a iosa facendo felici Monsanto e Bayer DuPont Syngenta ecc… Ed è giusto, fatevi pagare il più possibile per incrementare tutti questi bei prodotti tutti uguali di questa sana agricoltura .
    E soprattutto tanti, tanti allevamenti intensivi… così sani anche quelli!
    Noi cittadini ignoranti in materia ci stiamo leccando i baffi nell’attesa che possiate ottenere remunerazione adeguata e prodotti genuini.
    Un grande grazie da tutti noi, ma soprattutto dalle multinazionali agroalimentari.
    Baci!

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